Dieta corretta per l’ipotiroidismo

iodio

Si parla di ipotiroidismo quando la tiroide, ghiandola del corpo umano, è ipoattiva. Vale a dire che non riesce a produrre gli ormoni tiroidei in una quantità sufficiente così da far funzionare bene l’organismo.

L’ipotiroidismo è un problema che richiede obbligatoriamente il parere del medico curante. Sarà lui infatti a stabilire qual è la causa del problema. Le origini potrebbero essere infatti di tipo alimentare, potrebbe dipendere da un’alterazione del sistema immunitario o una stimolazione ipotalamica non abbastanza forte.

Oggi vediamo alcune linee guida per seguire una dieta corretta per l’ipotiroidismo. Tutte le informazioni specifiche le potrete reperire da uno specialista. In base al tipo di problema che scatena l’ipotiroidismo è necessario integrare alcuni particolari alimenti all’interno del regime alimentare.

I sintomi dell’ipotiroidismo

Quando l’ipotiroidismo è accompagnato da un metabolismo rallentano vi saranno diversi sintomi. Potrebbe infatti formarsi il gozzo, vi sarà un aumento di peso, i capelli e le unghie si faranno più fragili. La persona che soffre di ipotiroidismo accuserà anche una stanchezza maggiore e potrebbero presentarsi anche problemi di memoria.

Tra gli alti sintomi dell’ipotiroidismo troviamo una pelle molto più secca, una tendenza alla stitichezza e una sensibilità superiore durante le stagioni fredde. Tuttavia l’autoanalisi è sconsigliata visto che questi sintomi sono piuttosto generici e possono indicare altri tipi di problemi. L’ipotiroidismo può essere diagnosticato solo attraverso l’analisi del sangue.

Cause dell’ipotiroidismo

  • Malattie autoimmuni: Il sistema immunitario di alcune persone riconoscono le cellule della tiroide come invasori e di conseguenza, attaccarli. Si parla quindi di tiroide autoimmune, molto comune nelle donne. Si può sviluppare in maniera improvvisa o presentarsi man a mano negli anni. Rientrano in questa categoria la tiroide atrofica e quella di Hashmoto.
  • Rimozione chirurgica: quando vi è una malattia grave ed è necessario rimuovere una parte o tutta la tiroide,  nel secondo caso la persona diventa ipotiroidea, nel primo potrebbe diventarlo se la parte di tiroide rimasta non è capace di produrre da sola abbastanza ormoni.
  • Radiazioni: cure a base di radiazioni possono far perdere alla tiroide tutte o parti delle sue funzioni.
  • Ipotiroidismo congenito: è presente dalla nascita. Alcuni bambini possono nascere con una tiroide formata solo in parte, del tutto assente o nata nel posto sbagliato.
  • Tiroidite: si tratta di un infiammazione che può derivare da un attacco autoimmune o dall’infiammazione virale.
  • Farmaci: alcuni farmaci impediscono alla tiroide di produrre ormoni normalmente.
  • Troppo iodio o troppo poco: impedisce alla tiroide di produrre ormoni nelle giuste quantità.
  • Danni all’ipofisi: essa regola la produzione degli ormoni da parte della tiroidi. Quando è danneggiata può non essere più in grado di dare le giuste informazioni alla tiroide, danneggiandola.

Dieta corretta per l’ipotiroidismo

In alcuni casi un’alimentazione contro l’ipotiroidismo prevede un apporto superiore di iodio. Le quantità non devono essere elevate, anche perché ricordiamoci sempre che un’alimentazione troppo ricca di sale può portare a diverse controindicazioni. Lo iodio dovrebbe infatti essere assunto soprattutto dai cibi che ne sono ricchi, come ad esempio il pesce, i molluschi e le alghe marine. 

Da assumere invece con moderazione quei cibi come i semi di lino, i broccoli, le rape, i ravanelli e la soia se si soffre di ipotiroidismo sa carenza di iodio. Da aumentare la quantità di frutta e verdura, i quali in ogni caso dovrebbero essere presenti sempre in una sana alimentazione.

Il selenio deve essere sempre presente il selenio. Questo elemento infatti aiuta a riequilibrare la tiroide.Cibi particolarmente ricchi di questo elemento sono il germe di grano, i semi di girasole, orzo, semi di senape e noci brasiliane.

 

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