I segnali del corpo che rivelano la dieta sbagliata

Una dieta può essere perfetta per qualcuno e completamente sbagliata per qualcun altro. Quante volte ci siamo chiesti perché alcune persone riescono a perdere peso alimentandosi con gli stessi alimenti da noi preferiti, mente sul nostro fisico gli effetti sono nulli? La risposta può essere ricercata nella genetica, nella composizione dei pasti e anche sulle abitudini di vita diverse. Ci sono però delle manifestazioni e dei sintomi che il corpo dimostra e spesso grida ad alta voce quando ci stiamo alimentando con una dieta sbagliata e non affine alle nostre caratteristiche. Vediamo quali sono i segnali che il corpo invia quando la dieta è sbagliata:

mangiare bendati

  • La stanchezza: si tratta di uno dei primi sintomi della dieta sbagliata, perché è spesso legato alla carenza di ferro. Questo minerale aiuta a trasportare l’ossigeno e se i suoi livelli sono bassi l’energia può calare. La stanchezza può anche essere causa di una errata alimentazione, troppo ricca di cibi che rendono la digestione lenta e difficile;
  • Il cattivo umore: una dieta sbagliata può rendere lunatici e anche un po’ permalosi. La ragione va ricercata nella ristrettezza e nell’abitudine, perché non si può passare da un piatto di pasta ad una carota cruda, ma può dipendere anche dall’errato apporto di sali minerali, soprattutto di magnesio e di potassio. Un’altra causa del cattivo umore può essere ricercata nel fatto che non si assumono abbastanza calorie in base al proprio fisico;
  • La costipazione: avere difficoltà nell’evacuazione è sintomatico che la dieta è sbagliata. La ragione può essere legata a troppe poche fibre, oppure all’introduzione di alimenti ai quali il fisico non è abituato. È quindi ideale cercare di introdurre più vegetali, frutta e verdura fresca e soprattutto bere molta acqua, nell’attesa che il corpo inizi ad abituarsi al nuovo regime alimentare;
  • La depressione: ebbene, la dieta sbagliata può incidere moltissimo sull’umore e indurre alla tristezza e anche alla depressione. La ragione va ricercata nel taglio dei carboidrati, caratteristica comune a molte diete, che solitamente porta ad un considerevole abbassamento dei livelli di serotonina e quindi alla nascita di una sensazione di malinconia e di tristezza perenne. La regola d’oro è fare presente il fatto al medico nutrizionista e mai abolire del tutto i carboidrati nella dieta, perché si tratta di fonti di salute indispensabili per il cervello e l’intero sistema nervoso;
  • La perdita di capelli. Anche in questo caso molto può essere legato alla diminuzione delle fibre e dei carboidrati, ma anche alla scarsa assunzione di vitamine. La prima regola è quindi aggiungere frutta e verdura, inserire una giusta integrazione e creare un pano alimentare diverso e più amico del proprio fisico.

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