Quando il cibo scaduto può essere venduto

Il cibo scaduto è merce vendibile, ma deve presentare alcune caratteristiche perché possa essere immesso sul mercato. Tanto per incominciare se è deteriorato non è possibile venderlo, inoltre le condizioni del cibo devono essere ottime. Quindi per noi consumatori al momento dell’acquisto è più che consigliabile controllare la scadenza, questa è la prima regola da seguire. La data scritta che troviamo indica entro quando l’alimento è consigliabile consumarlo. Ossia il periodo che il consumatore suggerisce al cliente.

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Ricordiamo che se viene acquistato un cibo scaduto è difficile richiedere il rimborso se questo non è deteriorato ed è ancora in ottime condizioni. Tornando al tema se è un reato oppure no la vendita di alimenti scaduti possiamo dire di no, appunto come detto poco fa.

Dato che gli sprechi alimentari sono un problema in continuo aumento, è prevista la vendita di quei prodotti considerabili scaduti, perché la data riportata suggerisce entro quanto è consigliabile assumerli ma non dice che è vietato assumerli dopo tale periodo. Un esempio concreto è questo. Se trovate scritto: “da consumarsi preferibilmente entro…” significa che potete mangiarli ancora per qualche giorno o comunque fintanto che non è evidente che sia da buttare per uno stato di deterioramento. Se invece trovate scritto “da consumare entro” significa che dopo il prodotto non è più buono.

Tanto per fare degli esempi: biscotti, pasta, patatine fritte, merendine etc. Si possono consumare nonostante la data di scadenza sia stata superata (non da moltissimo tempo) ma naturalmente ricordiamo che dovete essere certi che il prodotto sia in stato ottimale. Detto questo sappiate che se l’alimento è confezionato in modo perfetto e non risulta essere aperto quindi, lo si può mangiare anche dopo la data di scadenza.

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