Zuccheri nel sangue: la glicemia

La glicemia è la quantità di zuccheri presenti nel sangue (glucosio). Essa è regolata dall’insulina, un ormone prodotto dal pancreas che, se non agisce in modo corretto o non presente nella giusta quantità, crea un accumulo di glucosio nel sangue, dando origine a quella che viene definita “iperglicemia“.

La giusta percentuale di glucosio è necessaria per il nutrimento di tutte le cellule e del cervello. A digiuno i valori glicemici dovrebbero essere tra 70-110 mg/dl. Questo livello sale dopo i pasti, ma in condizioni di normalità, dopo due ore non dovrebbe superare i 140 mg/dl.

Tra le principali cause dell’eccesso di zuccheri nel sangue ci sono:

  • la scarsa attività fisica;
  • lo stress e il nervosismo;
  • un’alimentazione prevalentemente a base di carboidrati, povera di fibre e ricca di grassi saturi.

L’introduzione, attraverso la dieta, di carboidrati provoca un innalzamento di glucosio (zucchero) nel sangue; per far fronte a quest’innalzamento, il pancreas secerne un ormone, l’insulina, che abbassa la glicemia e favorisce la formazione di scorte (cellule adipose).

La capacità di un carboidrato di indurre la produzione di insulina come reazione alla sua assunzione è misurata con l’ “indice glicemico” (IG): quanto più elevato è l’indice glicemico di un alimento, tanto più elevata è la quantità di insulina che viene prodotta.

Essere in grado di scegliere i cibi in base al loro IG aiuta a prevenire l’iperglicemia e a dimagrire.

L’ALIMENTAZIONE CONSIGLIATA

In generale si consiglia di consumare patate cotte al forno o al vapore, cereali integrali, pane integrale e pasta integrale cotta al dente: se la cottura della pasta viene prolungata, si assimila in fretta e l’IG si alza; se cucinata al dente, invece, si assimila più lentamente e l’IG è più basso.

Tra le proteine, le più indicate per chi soffre di iperglicemia sono quelle contenute nel pesce, nelle carni bianche, nell’albume d’uovo e nel tofu. Le proteine stimolano il glucagone, un ormone che permette di bruciare il grasso accumulato.

Via libera anche a frutta e verdura fresca di stagione.

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