La dieta Whole 30

Tra le diete speciali spicca la dieta Whole 30, un regime alimentare che si propone adorato dai teenager e dai giovani. Cos’è la dieta Whole 30 e come si compone?

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Alcuni considerano questa dieta come una variante più ‘trendy’ della dieta paleo perché vieta in assoluto il consumo di alimenti che non erano reperibili dagli uomini primitivi. Nel dettaglio, si tratta dei cereali, dei legumi, dei latticini e degli zuccheri. Tutto quello che l’uomo di Neanderthal non mangiava è quindi bandito da questo regime alimentare, che si propone di far perdere un bel po’ di peso in eccesso in trenta giorni.

I creatori della Whole 30 sono due nutrizionisti americani, Melissa e Dallas Hartwig, che hanno composto un piano alimentare decisamente concentrato sul consumo di carne e di pesce, questa volta introducendo anche i vegetali come la frutta e la verdura e quindi mettendo a tacere chi ‘bolla’ le diete iperproteiche di essere troppo scarse di vitamine.

L’obiettivo della Whole 30 non si basa solo sulla perdita di peso, perché questo regime alimentare mira alla disintossicazione dell’organismo. I creatori hanno infatti affermato che tutti i cibi esclusi dalla dieta sono dannosi, se non tossici per il corpo umano. Si tratta di una considerazione piuttosto forte, considerando che la Whole 30 non annovera i cereali fonte di carboidrati, ma anche i legumi, che sono considerati come alimenti preziosi dalla comunità scientifica internazionale.

In ogni caso, la Whole 30 promette che astenendosi da questi cibi per 30 giorni il corpo può ritrovare molta energia, perdere il peso in eccesso e non essere sottoposto a rinunce. Ma la dieta Whole 30 funziona? Stando alle persone che l’hanno provata, soprattutto Millennials ai quale è dedicata, questa dieta dovrebbe funzionare. Come accade con la maggiore parte delle diete iperproteiche, i conti si devono però tirare alla fine, quando per forza di cose bisogna ricominciare a reintrodurre i carboidrati e i legumi nella dieta, pena l’insorgenza di gravi carenze alimentari.

La domanda sorge quindi spontanea: siamo di fronte all’ennesima dieta iperproteica ben pubblicizzata e forte di un seguito trendy? La risposta, secondo i nutrizionisti sembra essere positiva, quindi la Whole 30 chiede di essere meditata con attenzione e intrapresa, come sempre, sotto controllo del medico per non incorrere in false aspettative o in carenze alimentari pericolose per la salute.

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