Carne in laboratorio. Il cibo del futuro?

Studi rivoluzionari nel campo della carne artificiale, a tal punto che qualcuno già la definisce il cibo del futuro. Una ricerca, un progetto innovativo tenuto dal team del Dipartimento di Ingegneria Biomedica nell’Università di Tel Aviv. Lo studio è promosso dalla Fondazione per l’Agricoltura moderna. A guidare il gruppo è il Dottor Amit Gefen. Questo specialista di fama mondiale nell’ingegneria tissutale, ha deciso di voler sviluppare un modo per creare in laboratorio il petto di pollo.

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Tale organizzazione è stata fondata all’inizio del 2014 in Israele. L’intento è quello di produrre in vitro il petto di pollo. O quando meno cercano di valutare la fattibilità. I risultati verranno condivisi con il pubblico.

Alla base di tutto questo il principio nobile di voler aiutare le persone a ridurre la propria dipendenza dalla carne animale e allo stesso tempo, smettere di pesare su questi stessi animali che uccidiamo (direttamente o indirettamente) per nutrirci. Tuttavia, il pensiero di nutrirci con carne di laboratorio, non è certo molto allettante per la maggior parte di noi…

Il dottor Amit Gefan rilasciò una dichiarazione, sostenendo che la popolazione deve prendere in considerazione delle prospettive più sostenibili. “Alternative ai metodi tradizionali con cui attualmente produciamo proteine per il consumo. L’ingegneria dei tessuti è in grado di offrire tali alternative”. Da cellule coltivate in laboratorio, vogliono produrre il petto di pollo. Valuteranno poi le “sfide tecnologiche e finanziarie che seguirebbero per avviare una produzione su vasta scala”.

Quindi, la carne in vitro viene prodotta partendo da cellule di animali vivi. Vengono collocate in un incubatore dove è presente un siero molto ricco di aminoacidi in modo da favorire la crescita delle cellule. Nel giro di alcuni giorni si crea uno strato di tessuto muscolare molto sottile, che non può essere distinta dalla carne di pollo. Il dott. Gefen specifica che, se un giorno riusciranno a creare carne animale grazie all’ingegneria tissutale, facendo moltiplicare le cellule in vitro, sarà possibile produrre anche il cibo da zero.

In realtà due produttori olandesi hanno creato hamburger di carne creata in laboratori, sostenendo però costi enormi. Non solo problemi economici ma anche tecnici. La carne in vitro cresce su un solo strato. Il muscolo tridimensionale si genera solo sotto tensione meccanica. E’ necessario trovare quindi una condizione ottimale.

Per chi nutre dei dubbi sulla qualità di questa carne (e con buone ragioni), i ricercatori specificano che le cellule utilizzate sono naturali e non hanno trattato cellule geneticamente modificate.

I benefici del creare in vitro portano, secondo i ricercatori, diversi benefici. Ad esempio vi sarà maggior rispetto per l’ambiente, la fine dell’allevamento di animali in capannoni e un miglior impatto sulla salute.

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