Crescione, pianta medicinale

Il crescione in Italia si trova con frequenza nelle acque limpide ferme o nei ruscelli della pianura fino a circa 2.000 metri. Per trarre il massimo vantaggio dalle sue preziose proprietà è consigliabile mangiare il crescione molto verde, fresco e lavato accuratamente perchè la pianta stessa può trasmettere all’uomo una malattia parassitaria: la distomatosi (infestazione da parte di vermi parassiti). E’ ricchissima di sali minerali e vitamine: glucoside solforato, iodio, ferro, rame, zinco, manganese e vitamine A, B1, B2 e C. Il crescione è depurativo del sangue e diuretico: è molto indicato in caso di gotta, artrite, obesità , combatte i disturbi legati alle alimentazioni ricche di carni e di grassi.

Stimola l’appetito e il metabolismo, contribuisce a vincere l’astenia (debolezza) causata da mancanza di vitamine o minerali; consumato fresco, come insalata, insieme al tarassaco, acetosa e ortica, rientra nelle cosiddette “cure depurative primaverili”. E’ un blando stimolante di tutte le funzioni organiche. Grazie ai suoi oli essenziali solforati, facilita l’espettorazione e decongestiona l’apparato respiratorio. Soprattutto chi soffre di bronchite e di enfisema trae beneficio dalle sue proprietà . Inoltre è cicatrizzante: i cataplasmi di crescione possono essere applicati sulle piaghe o sulle ferite che faticano a rimarginarsi, rigenerando la pelle in caso di eczema, acne e dermatosi e, inoltre, aumenta leggermente la circolazione nel cuoio capelluto e rallenta la caduta dei capelli. Infine alla pianta è stata attribuita un’interessante efficacia terapeutica nel trattamento di anemie da carenza di ferro.

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