Sacco a pelo: quanto costa e come scegliere un buon sacco a pelo

Alcuni accessori possono rendere un’esperienza outdoor o un’escursione davvero fuori dal comune. Scopriamo come scegliere un buon sacco a pelo!

Il sacco a pelo (in inglese sleeping bag) è un accessorio importantissimo per gli amanti del campeggio o delle escursioni lunghe perché consente di dormire in modo confortevole.

Che sia direttamente sotto le stelle o in una tenda, infatti, dormire all’interno di un sacco a pelo migliora l’esperienza outdoor.

Purtroppo la vasta gamma di prodotti in commercio rischia di confondere le idee in fase di scelta, specie in assenza di punti di riferimento.

Perché scegliere il sacco a pelo?

Chi ama dormire sotto le stelle non avrà problemi a rispondere alla domanda, ma molti amanti della tenda preferiscono investire in quest’ultima trascurando per l’appunto la scelta del sacco a pelo.

In realtà la tenda ha lo scopo di riparare da vento, pioggia e umidità, ma non ha alcun potere sul freddo e non dona comfort.

Al contrario il sacco a pelo mantiene il giusto calore in qualsiasi stagione isolando il corpo dall’esterno e consente di riposare al meglio anche fuori casa.

Una coperta non produrrebbe lo stesso risultato, considerando che il sacco a pelo non produce calore ma trattiene il calore generato dal corpo attraverso la capacità dell’imbottitura di catturare le molecole d’aria vicine al corpo e di limitare la convezione del calore.

Come scegliere un buon sacco a pelo

In commercio esistono tantissimi modelli caratterizzati per dimensioni, forme e qualità differenti pronti a soddisfare qualsiasi esigenza

L’unico modo per trovare il sacco a pelo adulto o bambino migliore è valutare alcune caratteristiche in relazione alle esigenze personali. Ecco da dove iniziare.

Capacità termica

Il primo aspetto da considerare è la classificazione del range di temperatura riportata nell’etichetta secondo la normativa EN 13537.

Normalmente i produttori riportano la capacità termica testata secondo la norma presupponendo che si indossino vestiti e si utilizzi un materassino per sacco a pelo.

T Max – Questa indicazione esprime la temperatura massima di comfort entro la quale si può dormire nel sacco a pelo per 8 ore senza sudare.
T conf – La T conf è la temperatura confortevole alla quale le donne possono dormire fino a 8 ore se indossano abiti leggeri.
T lim – La T lim è la temperature massima alla quale gli uomini possono dormire per 8 ore indossando abiti leggeri.
T ext – Questo valore indica la temperatura massima di sopravvivenza in cui una donna può restare per 6 ore senza perdere la vita per ipotermia.

Cosa significa sacco a pelo 20 gradi per esempio? Se la temperatura di comfort di un modello è indicata a 20 gradi allora vuol dire che il prodotto è indicato per temperature che non vanno sotto i 20 gradi.

Ovviamente si tratta di indicazioni standard e sommarie che andrebbero valutate in base a fattori fisiologici, alle abitudini e alla percezione personale del calore e/o alla resistenza al freddo.

Inoltre la valutazione della temperatura dovrebbe strizzare l’occhio anche la stagione in cui si intende usare il sacco a pelo:

Estivo – Un sacco a pelo estivo deve avere una temperatura che va dai 0 gradi in su.
Invernale – La stagione più fredda richiede sacchi a pelo invernali con un range di temperatura che va da – 15 gradi in giù. Un esempio? Il sacco a pelo invernale -20 gradi.
3 stagioni – In questa categoria rientra una temperatura che vada da – 15 gradi a -1 grado.

Quale scegliere? Dipende dalle temperature dell’ambiente in cui si intende dormire, ma sarebbe sempre meglio scegliere un modello con un range di temperatura più basso di alcuni gradi delle temperature che ci si aspetta di trovare.

Forma

Un altro aspetto da valutare è senza dubbio la forma del sacco a pelo bambini e adulti in quanto determinante per comprendere la sua capacità di trattenere il calore e migliorare l’esperienza.

Rettangolari – I modelli rettangolari replicano il letto: comodi e spaziosi. Tuttavia risultano più ingombranti e meno efficienti a livello termico in inverno. Sono decisamente più adatti all’estate.
A mummia – Vestibilità stretta, dimensioni compatte e leggerezza: i sacchi a pelo a mummia sono ideali sia per l’inverno che per le 3 stagioni perché avvolgono e trattengono il calore.

La regola d’oro da tenere a mente è semplice: più spazio ci sarà tra il corpo e il sacco a pelo e meno calore sarà capace di trattenere.

Isolamento

La capacità di isolamento dipende dal materiale dell’imbottitura del modello: sintetico o piuma? È bene valutare i pro e i contro di ogni opzione.

Sintetico – Il tessuto sintetico (poliestere) trattiene il calore anche quando è bagnato, risulta facile da pulire ed è economico. Tuttavia è pesante, poco comprimibile e perde la morbidezza facilmente.
Piuma – Le piume d’oca rappresentano una soluzione comprimibile e soffice, ma perdono il calore da bagnate e richiedono un lavaggio professionale. Sì, questo sacco a pelo è leggero ma anche più costoso.

Al di là del fattore “isolamento” occorre tenere a mente che l’imbottitura (così come la forma) definisce il peso e quindi la facilità di trasporto.

Elementi extra

A qualcuno sembrerà strano, ma la presenza di alcuni elementi extra può rendere più funzionale e versatile il sacco a pelo.

Tubo interno – Il tubo interno isolante, correndo lungo la cerniera, tiene l’aria fredda fuori e il calore dentro.
Cappuccio – I migliori sacchi a pelo invernali e per 3 stagioni sono dotati di un cappuccio che avvolge la testa e mantiene al caldo una delle parti più importanti del corpo.
Colletto – Nei modelli destinati all’inverno può essere presente il colletto, vale a dire un elemento isolato intorno a testa e collo che ostacola la fuoriuscita del calore.
Cerniere – La presenza di una cerniera su tutta la lunghezza permette di unire un altro modello compatibile e formare un sacco a pelo matrimoniale, superando la mancanza di un sacco a pelo doppio.
Materassino – Alcuni modelli vengono venduti insieme a materassini ad hoc in modo da assicurare isolamento dal suolo e ammortizzazione adeguata.

Fodera

La fodera sembra un elemento marginale a uno sguardo disattento, eppure può incidere sulla qualità del calore.

Tenendo a mente che il calore interno dipende dal livello di sudorazione del corpo a riposo, quindi, una fodera di qualità scadente può favorire la formazione di un ambiente umido e inficiare sulle prestazioni.

Va da sé che è sempre meglio optare per un modello con una fodera di qualità realizzata con materiale idrofobo.

Cosa usare al posto del sacco a pelo? In condizioni climatiche accettabili è possibile considerare l’acquisto di un sacco lenzuolo in seta o cotone, ma si può anche inserirlo all’interno del sacco per migliorare le performance in ambienti umidi.

Manutenzione

Il sacco a pelo deve essere lavato e maneggiato a regola d’arte per mantenere le caratteristiche e per durare nel tempo.

Da un lato i modelli con imbottitura sintetica sono facili da lavare e non richiedono attenzione nella conservazione se non quella di tenerli in un ambiente asciutto.

Dall’altro lato i sacchi a pelo in piuma sono più difficili da lavare in modalità fai da te, rischiano di comprimersi e temono l’umidità ma si dimostrano confortevoli e duraturi.

Prezzo

Quanto costa un buon sacco a pelo? Il prezzo varia da modello a modello in base alle caratteristiche e alla marca, andando da poco meno di 50 euro fino a superare i 200 euro.

L’acquisto online permette di non accontentarsi accedendo a un ampia selezione di prodotti venduti a un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Migliori sacchi a pelo su Amazon

Qual è il sacco a pelo migliore? La risposta dipende dalle esigenze personali, ma i suddetti suggerimenti possono aiutare a fare la scelta giusta.

Per il resto è possibile acquistare un sacco a pelo Decathlon e simili, un modello proposto da negozi specializzati o una proposta online.

Ai sacchi a pelo Decathlon si può preferire il catalogo Amazon perché offre alcuni dei modelli migliori in commercio e promuove una scelta consapevole attraverso informazioni extra, recensioni vere e prezzi vantaggiosi.

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