Dieta del 5 per sgonfiarsi in menopausa: cos’è, come funziona e menu settimanale

L’arrivo della menopausa stravolge gli equilibri interni del corpo, aprendo la porte a sintomi e problematiche come la difficoltà di mantenersi in forma. Oggi scopriamo la Dieta del 5.

La menopausa trasporta la donna verso una nuova fase della vita e le dona una nuova consapevolezza, ma porta con sé anche una serie di problematiche.

Il cambiamento dell’assetto ormonale dovuto alla cessazione dell’attività delle ovaie comporta disturbi del sonno, vampate di calore, secchezza vaginale, irritabilità , affaticamento, sbalzi di umore, disturbi della memoria e difficoltà a concentrarsi.

Tra i sintomi della menopausa di cui si parla meno (seppur di impatto notevole) è senza dubbio la difficoltà a mantenere il peso forma. Da qui nasce la necessità seguire una dieta per la menopausa.

Le strategie alimentari pensate per le donne in menopausa sono tantissime e diversificate, ma una delle più conosciute (perché seguita da Antonella Clerici) è la Dieta del 5.

Qual è il rapporto tra menopausa e peso?

L’interruzione del lavoro delle ovaie e la diminuzione della produzione di ormoni femminili causano i sintomi tipici della menopausa.

In realtà sono proprio i sintomi (es. sbalzi ormonali e nervosismo) a indurre a mangiare più del dovuto e a mettere a dura prova un metabolismo già alterato a causa della menopausa.

Seguire una dieta con il corretto apporto calorico e tenere a mente alcuni consigli per perdere peso durante la menopausa aiuta a mantenersi in forma.

Dieta del 5: cos’è e come funziona

La Dieta del 5 è un piano alimentare ideato dalla dottoressa Evelina Flachi per le donne in menopausa che hanno bisogno di sgonfiarsi e perdere peso in poco tempo. Quanto? La Dieta del 5 è per 5 settimane.

Cosa significa Dieta del 5? È una dieta sana ed equilibrata di stampo mediterraneo fondata per l’appunto su 5 pasti al giorno (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena).

Il numero 5 sta anche per l’appunto per i 5 giorni a settimana in cui occorre seguire un piano alimentare abbastanza rigoroso sia nel menu che nelle porzioni. I restanti 2 giorni sono “liberi”.

Durante i 5 giorni di dieta rigida, quindi, occorre mangiare verdure a pranzo e a cena (meglio se consumate all’inizio e prima della portata principale per sentirsi subito sazi) e consumare cereali integrali e frutta.

Sì anche alle carni bianche e il pesce azzurro e all’olio extravergine di oliva rigorosamente a crudo per evitare di disperdere le sue proprietà incredibili.

È bene limitare al minimo l’uso del sale (massimo 5 grammi al giorno) e usare le spezie per insaporire le pietanze e scongiurare la monotonia responsabile del fallimento di molte diete.

Tra i principi cardine c’è anche l’idratazione. Nella Dieta del 5 idratarsi è indispensabile tanto quanto il rispetto del menu; d’altronde più si invecchia e meno si avverte il bisogno di bere. Per il resto è possibile consumare tisane, infusi, estratti di verdura e frutta, aromatizzare l’acqua o bere qualche tazza di caffè e un bicchiere di vino al giorno.

Le linee guida alimentari devono essere seguite di pari passo a uno stile di vita sano in cui si dorme almeno 7-8 ore a notte e si pratica un po’ di attività fisica ogni giorno.

Dieta Flachi: menu settimanale

La Dieta del 5 si presta alla personalizzazione e quindi a interpretare al meglio gusti ed esigenze individuali, ma segue uno schema base.

Per capire meglio come viene impostata la Dieta del 5 è possibile strizzare l’occhio al menu di esempio dei 5 giorni rigorosi (lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato).

  • Colazione – Un bicchiere di acqua tiepida e succo di limone; una tazza di latte parzialmente scremato o un vasetto di yogurt con una fetta di pane in versione integrale, un cucchiaio di marmellata o una manciata di fiocchi di avena.
  • Spuntino metà mattinata – Un frutto di stagione, uno yogurt o un centrifugato di frutta e verdura. In alternativa si può mangiare un cubetto di grana.
  • Pranzo – Una porzione da 100 g di legumi lessi o 60 g di legumi secchi e 40 g di riso o pasta e un contorno di verdure a scelta, un piatto di frutti di mare o crostacei con 60 g di riso o pasta abbinato a verdure, 200 g di patate o un panino oppure 50 g di bresaola o prosciutto con 60 g di riso o pasta con verdure, 200 g di patate o un panino.
  • Merenda – Un frutto di stagione, uno yogurt o un centrifugato di frutta e verdura. In alternativa si può mangiare un cubetto di grana.
  • Cena – Una porzione da 100 g di manzo, 130 g di pollo o tacchino, 60 g di mozzarella, 40 grammi di formaggio, 2 uova oppure 200 grammi di pesce con contorno di verdure. Tutto accompagnato da un panino o 100 g di patate.

Nei giorni liberi, cioè il mercoledì e la domenica, ci si può concedere un pasto libero, mantenendo sempre il principio della colazione abbondante, del pranzo adeguato e della cena leggera e ricordando di essere a dieta.

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