Dieta Zero, benefici e controindicazioni

dieta zero

Il nome dieta zero, il cui nome tecnico è dieta chetogenica, deriva dal fatto che questo regime alimentare prevede l’assunzione di zero zuccheri e zero carboidrati. Lo scopo di questo tipo di alimentazione è quello di perdere circa due chili a settimana. All’interno di questo articolo andremo ad approfondire l’argomento, analizzando quali sono i vantaggi, le controindicazioni e gli alimenti che si possono o non possono mangiare.

I vantaggi della dieta zero

La dieta zero, proprio come la ben più famosa dieta dukan, è una dieta proteica. Eliminando dalla dieta carboidrati e zuccheri, il corpo va in chetosi, in pratica va ad usufruire del grasso di riserva e viene costretto a bruciare i grassi e gli zuccheri presenti.

Potrete perdere fino a due chili a settimana. Ovviamente dovete farvi un bel piano di azione. Il metodo zero richiede un numero di pasti giornalieri pari a 5. Ognuno dovrà poi calcolare in base al proprio peso e il metabolismo il valore proteico giornaliero.

Le fasi della dieta zero sono

Prima fase: lo scopo di questa fase è quella di far perdere peso. Gli zuccheri vengono eliminati. Il corpo inizierà a smaltire carboidrati, alcol e frutta. È la fase del dimagrimento vera e propria.

Seconda fase: questa fase permette al corpo di stabilizzare il peso. La persona può iniziare a mangiare porzioni più abbondanti.

Terza fase: come ogni dieta che si rispetti, anche la dieta zero ha una fase di mantenimento ed è proprio questa presente. Inoltre permette di integrare di nuovo i carboidrati, in maniera molto lenta. Il corpo dovrà essere abituato di nuovo a essi.

Gli alimenti “si” della dieta zero

Gli ingredienti da utilizzare nella dieta zero sono tutti quelli che possiedono molte fibre e riescono a saziare. Si quindi alle carote, la carne bianca, le uova e il pesce, sia d’acqua salata che dolce. Gli unici grassi consigliati sono quelli presenti nelle noci, le nocciole e l’olio di oliva. Il carboidrato permesso nella dieta zero è l’avena.

La carne rossa può essere consumata, soprattutto quella di manzo e di cavallo. Tuttavia dovete sempre sgrassarla. Tra gli affettati sono consentiti il prosciutto crudo, il prosciutto cotto e la bresaola. Tra gli alimenti “si” rientrano anche le uova e il parmigiano reggiano.

Gli alimenti “no” della dieta zero

I legumi e le patate possono essere integrati solo nella terza fase, lo stesso vale per la frutta. Gli alcolici e le bevande zuccherate sono assolutamente da evitare. Non vanno bene neanche gli oli nocivi, i cibi privi di glutine e tutto ciò che è fritto. No anche a tutti i prodotti a base di grano, come accennato, solo l’avena è consentita.

Controindicazioni dieta zero

La dieta zero presenta alcune controindicazioni da non sottovalutare. Si tratta pur sempre di una dieta ad alto contenuto proteico. Considerate una cosa, quando il corpo va ad attingere ripetutamente ai grassi di riserva, entrerà in chetosi, in pratica da origine a corpi tossici che vanno a sovraccaricare i reni e il fegato. Non è un caso se la dieta zero non può essere seguita per più di 40 giorni consecutivi. I danni altrimenti supererebbero i benefici.

Non devono seguire la dieta zero quelle persone che hanno problemi renali e epatici, lo stesso vale per quelli che soffrono di cuore, hanno il diabete, soffrono di celiachia e sono allergiche al nichel. Le persone troppo magre o troppo grasse devono astenersi dal seguire la dieta perché potrebbero avere ripercussioni dannose.
Alle donne si sconsiglia di seguire la dieta sia durante la gravidanza che il periodo di allattamento.

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