Shangri-La Diet: cos’è, come funziona e zone d’ombra

A volte le diete meno conosciute possono indicarci qualche dritta e alcuni alimenti da privilegiare per dimagrire. È il caso della Shangri-La Diet. Scopriamo cos’è e come funziona.

Ogni giorno vengono recuperate o ideate nuove strategie per perdere peso e tornare in forma: è un po’ quello che è successo con la dieta Shangri-La.

Si tratta di una dieta semplice da seguire che pone l’accento sull’appetibilità degli alimenti come aiuto per gestire il peso corporeo.

Cos’è la dieta Shangri-La?

La dieta Shangri-La è un piano alimentare nato da un’idea di Seth Roberts, professore di psicologia dell’Università di Berkeley e autore del libro The Shangri-La Diet.

Alla base di questa dieta ci sono le conoscenze in campo psicologico e l’esperienza personale del dottore (che, durante un viaggio a Parigi, si ritrovò a consumare bibite insolite per lui e iniziò a sentire meno fame).

Praticamente Roberts iniziò a seguire una dieta caratterizzata da alimenti a basso indice glicemico e sushi e vide scendere vertiginosamente l’ago della bilancia.

Da quell’esperienza è nata la dieta Shangri-La con l’obiettivo di permette di perdere peso senza subire l’ansia e senza percepire la fame.

Come funziona la dieta Shangri-La

Le conoscenze e l’esperienza personale hanno portato il dottor Seth Roberts ad approfondire la relazione tra il peso e l’appetibilità del cibo (determinante per l’equilibrio fra fame e senso di sazietà).

A grandi linee se un alimento viene considerato non troppo appetibile allora l’equilibrio tra fame e senso di sazietà si altera: cioè si mangia di meno senza sentire la fame e senza avvilimenti.

Il segreto di questa dieta è consumare 100-400 Kcal sotto forma di cibi senza sapore in modo da “ingannare” il cervello e spingerlo a generare un messaggio di mancanza di fame al corpo.

Quali sono gli alimenti più adatti a tale scopo? Per lo psicologo sono l’acqua zuccherata e l’olio di oliva. Basta assumere 15-30 ml di acqua e zucchero o 15-45 ml di olio di oliva un’ora prima di ogni pasto per sentire meno appetito e quindi mangiare di meno.

Per continuare a “ingannare” il cervello e a sentire meno fame, però, occorre anche eliminare i cibi preferiti (quelli che si mangiano di più) e introdurre alimenti nuovi e poco appetibili.

Shangri-La Diet: Funziona davvero?

Alcuni studi hanno attribuito all’olio di oliva la capacità di aumentare la concentrazione di serotonina nel sangue e quindi di influenzare il senso di sazietà, ma la Shangri-La Diet presenta diverse zone d’ombra.

Per esempio, la sostituzione dei cibi preferiti con alimenti insipidi porta sicuramente a mangiare meno e funziona, ma non può essere la soluzione ideale per dimagrire.

Di fatto il gusto del cibo e il piacere di stare a tavola verrebbero barattati con la perdita di peso per sempre. Questo comporterebbe insoddisfazione, frustrazione ed esclusione da alcuni momenti di vita sociale.

Tra le critiche più frequenti alla dieta Shangri-La c’è la mancanza di qualsiasi riferimento all’attività fisica, vero e proprio punto di saldo dello stile di vita sano e delle diete più apprezzate.

A parte questo la Shangri-La Diet funziona in termini di perdita di peso, ma trovare il giusto equilibrio tra perdita di peso e gusto con un po’ di impegno permette di non rinunciare al piacere e al gusto del cibo (uno dei motivi principali di fallimento della maggior parte delle diete).

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