Dieta dell’Uva: come funziona, menu di esempio, opinioni e controindicazioni

La ricerca della dieta per sgonfiarsi, dimagrire e tornare in forma è terminata: la dieta dell’uva aiuta a smaltire i liquidi in eccesso e a liberarsi di gonfiore addominale e pesantezza. Come funziona la dieta dell’uva?

Hai passato la settimana ad abbuffarti di cibo spazzatura? Hai mangiato troppi dolci? Al lavoro non fai altro che mangiare merendine e cracker ricchi di grassi? La soluzione per sgonfiarti, dimagrire e tornare in forma è semplice, si tratta della dieta dell’uva o ampeloterapia, un regime alimentare facile da seguire per smaltire i liquidi in eccesso, sgonfiarti e combattere la ritenzione idrica in poche semplici mosse.

La prima cosa da sapere è che non è possibile dimagrire mangiando uva, almeno non in senso stretto e non con questa dieta. Si tratta più che altro di un metodo per liberarsi dei liquidi in eccesso e tutti i sintomi correllati.

La dieta dell’uva si fare per massimo due giorni, meglio durante il weekend, quando non si lavora, innanzitutto perché l’assunzione di acini d’uva provoca una forte diuresi giornaliera. Inoltre, la dieta richiede il consumo di altra frutta, verdura in abbondanza euna buona quantità ridotta di carboidrati e proteine.

Questa dieta è last minut e non può essere seguita a lungo: tutti i nutrizionisti raccomandano di non proseguire questa dieta oltre le 48 ore e di chiedere consiglio al proprio medico se si hanno problemi di salute e la si vuole praticare.

Dieta dell’uva: alimenti e regole

Se hai deciso di iniziare la dieta dell’uva per questo fine settimana, ecco alcune semplici regole da seguire. Prima di tutto scegli l’uva nera, ben matura e fresca. Quando ti svegli la mattina, appena scendi giù dal letto, bevi un bicchiere d’acqua ricca di calcio e magnesio per depurare l’organismo. Ricordati di berne un bicchiere anche prima di cominciare il pranzo e la cena, ma anche qualsiasi altro pasto, ricorda è importante. Bevi acqua in abbondanza anche durante il giorno, infatti l’acqua ti aiuta a potenziare gli effetti depurativi dell’uva che assumi nel fine settimana. Infine condisci sempre le tue pietanze usando al massimo sei cucchiaini di olio extravergine di oliva a crudo in tutta la giornata.

Dieta dell’uva: menu esempio

Quanta uva si può mangiare in un giorno? Come costruire il menu detox della dieta dell’uva? Ecco uno schema per farsi un’idea di come funziona la dieta dell’uva:

SABATO

  • Colazione: yogurt magro (200 g); uva nera (200 g al netto degli scarti)
  • Spuntino: uva nera (200 g al netto degli scarti)
  • Pranzo: insalata di finocchi, (quantità a piacere) valeriana e tre gherigli di noci, condita con tre cucchiaini di extravergine; uva nera (vitigno locale o a scelta, 400 g al netto degli scarti)
  • Merenda: una piccola macedonia con una mela e tre noci, condita con succo di limone e cannella, oppure frutta fresca di stagione a piacere (150 g)
  • Cena: insalata verde condita con aceto di mele (porzione libera); merluzzo (180 g per lei; 200 g per lui) al forno condito con un filo d’olio, una manciata di pinoli e gherigli di noci; patate bollite (200 g per lei; 250 g per lui) con prezzemolo, un filo d’olio e, se gradito, uno spicchio d’aglio intero
  • Dopo cena: una tazza di tisana di menta piperita.

DOMENICA

  • Colazione: una tazza di tè verde; uva nera  200 g al netto degli scarti)
  • Spuntino: uva nera (200 g al netto degli scarti)
  • Pranzo: insalata di arance e lattughino (quantità a scelta) condita con tre cucchiaini di olio extravergine di oliva e con un po’ di succo di limone; uva nera (vitigno locale o a scelta, 400 g al netto degli scarti)
  • Merenda: insalata vegetale con mela (150 g), carota (50 g) e finocchi (50 g), condita con succo di limone e cannella, oppure frutta fresca di stagione a piacere (150 g)
  • Cena: insalatona di lattuga e pomodori (quantità a piacere) con due uova sode, condita con tre cucchiaini di olio extravergine di oliva; pane integrale di frumento o di segale (50 g per lei; 60 g per lui)
  • Dopo cena: una tazza di tisana di menta piperita.

Dieta dell’uva: opinioni e controindicazioni

L’uva può aiutare a combattere la ritenzione idrica e a ripulire il corpo perché è uno dei frutti che per eccellenza aiuta a smaltire i liquidi in eccesso, asciugare i muscoli, in particolare gli arti inferiori, e depurarti.

Infatti l’uva è composta per circa l’85% di acqua ed è ricca di potassio (è proprio questo il segreto dei suoi effetti diuretici e disintossicanti). Basta mangiarne due grappoli al giorno per avere dei risultati, inoltre per smaltire circa uno o due chili, puoi seguire per un paio di giorni la dieta dell’uva, l’ampeloterapia (da ampelos, uva in greco).

L’uva è un alimento semplice e ricco di proprietà nutritive e  qualità disintossicanti, rinfrescanti, ricostituenti, digestive e lassative. Tutto ciò rende l’uva un valido aiuto anche contro la stipsi, le emorroidi, la calcolosi urinaria e delle vie biliari, la difesa dai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.

Questa dieta, oggi molto diffusa nelle beauty farm, in passato veniva praticata dagli antichi greci, ma anche dai romani e dagli arabi, che per sentirsi meglio passavano giornate intere a nutrirsi di acini per un tempo limitato. Per un effetto unico vi consigliamo di seguire la dieta per solo per due giorni, mentre potete continuarla per un tempo più lungo solo sotto stretto controllo medico, in cliniche specializzate.

La dieta depurativa dell’uva può essere praticata in due metodi diversi: il primo è integralista e prevede una dieta di solo uva mentre il secondo bilancia l’assunzione di acini, compresi anche di buccia e semi, con una dieta equilibrata in cui sono presenti anche altri frutti, verdura, proteine e carboidrati. Quest’ultima dieta è più equilbrata e permette di ottenere tutti i nutrienti essenziali per l’organismo.

Quanta uva mangiare per dimagrire? La quantià di grappoli da assumere varia da un minimo di 500 g a un massimo di 3 Kg giornalieri, suddivisi nei tre pasti principali (mangiare uva a digiuno per colazione e consumare uva a pranzo e cena). Ricordatevi però di usare grande accortezza infatti i chicchi d’uva vanno lavati con attenzione e masticati lentamente, inoltre  il processo disintossicante e depurativo favorito dall’uva è attivato dall’assunzione di abbondanti volumi d’acqua.

Per quanto riguarda la scelta dell’uva preferite quella nera, fresca, scegliendo vitigni locali, con chicchi piccoli, normali, ben rossi e maturi. Non fate l’errore di acquistare troppi grappoli d’uva dal fruttivendolo e di lasciare per giorni gli acini in frigo, in questo modo infatti perderebbero parte delle loro qualità.

Che succede se mangio tanta uva? Il rischio è sollecitare troppo la peristalsi intestinali e ritrovarsi con dolori e crampi addominali, flatulenza ed episodi diarroici.

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