Dieta Mediterranea: Da oggi è a punti

La dieta mediterranea rappresenta da sempre, il regime alimentare più seguito in assoluto. Conosciuta in tutto il mondo, la dieta mediterranea, prevede il consumo di determinati alimenti quali la frutta, verdura, patate, legumi, pane e pesce.

A Madrid, durante la XI Conferenza Europea sulla Nutrizione, è emerso uno studio significativo, dove si prendono in considerazione una serie di alimenti, assegnando dei voti a ciascuno di essi; Per essere mediterranei doc, bisogna raggiungere voto 9, che è il massimo.

Gabriele Riccardi, diabetologo dell Università  “Federico II” di Napoli, spiegando il meccanismo dei punti, mette in evidenza il valore nutrizionale dell’alimentazione del passato, rivalutata in chiave moderna: “ Perché il migliore stile di vita alimentare è anche quello a produzione eco-sostenibile” conclude Riccardi. Ma vediamo un pò, come funziona il meccanismo dei punti.

Dieta mediterranea? Diventa una dieta a punti!

Pochi grassi animali + 1;

preferire i cereali integrali + 1;

frutta + 1;

verdura e ortaggi + 1;

frutta secca (noci, mandorle, nocciole, semi di zucca) + 1;

olio extravergine d’oliva + 1;

pesce (400 grammi a settimana) + 1;

consumo moderato di alcool (1-2 bicchieri di vino al giorno) + 1;

basso consumo di carne (massimo 250-300 grammi a settimana) + 1.

E siamo a 9. Il punteggio massimo.

Come vedete abbiamo davanti sempre le stesse regole, quelle tipiche di una buona dieta mediterranea. Questo sistema a punti vuole solo incitare la persona a seguire le regole corrette quelle che appunto rendono unica la dieta mediterranea.

Per raggiungere il massimo del punteggio ci vuole impegno e costanza. Seguire la dieta mediterranea non è semplice, perché non ci invita solo a scegliere determinati alimenti piuttosto che altri, a decidere i menù giornalieri per mangiare le giuste quantità di alimenti all’interno della settimana. La dieta mediterranea ci invita anche a scegliere alimenti di qualità, coltivati in modo naturale e poveri delle sostanze dannose che, purtroppo, assimiliamo quotidianamente.

 

 

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