Pesche: benefici e controindicazioni

Le pesche sono un frutto estivo tra i più amati. Le varietà sono diverse, partiamo da quella più tonda a quella più schiacciata, dalla pesca con la buccia liscia a quella vellutata.

La pesca è un frutto estremamente versatile. Può essere utilizzata sia fresca che sciroppata. E’ molto utilizzata anche per creare confetture, liquori, succhi e dessert.

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Il Prunus Persica, l’albero del pesco, ha una storia molto antica. E’ un albero originario della Cina e in qualche modo è riuscito a influenzare la cultura di questo magnifico popolo. Il pesco è stato importato dalla Cina all’Egitto, è arrivato in Persia e nei vari paesi del Mediterraneo. Solo in un secondo momento questo magnifico albero arrivò nel paese dove oggi si trovano i maggiori produttori di pesche: gli Stati Uniti.

Questo albero però non ci regala solo un frutto buonissimo e ricco di proprietà nutrizionali per il nostro organismo. L’albero del pesco possiede anche una delle più belle e affascinanti fioriture di sempre. Prima ancora che le foglie coprano i suoi alberi, arrivano i fiori rosa, che in constrasto con il legno rendono il tutto altamente suggestivo e romantico.

Valori nutrizionali delle pesche

In 100 grammi di pesca troviamo circa 89 grammi d’acqua. Questo frutto si è infatti sempre dimostrato altamente idratante e rinfrescante. Nella sua polpa è presente circa 1 grammi di fibre e 10 grammi di zucchero.

Ogni 100 grammi di pesca quindi, porta all’organismo una media di 30 Kcal. Non mancano ovviamente le vitamine e i minerali.

Le vitamine presenti sono la A, B1, B2, B3, B5, B6. Non manca ovviamente la vitamina C, la quale è presente in quantità interessanti. Il minerale maggiormente presente è il potassio. A seguire vi sono il fosforo, il magnesio e il calcio.

Proprietà delle pesche

La pesca è un frutto che proprio non può mancare nelle nostre case. Oltre a essere estremamente salutare, questo frutto ha anche il vantaggio di essere molto dolce e per tanto apprezzato da tutti, anche dai bambini.

Tra le proprietà delle pesche più rinomate e apprezzate troviamo il suo saper combattere contro i parassiti intestinali, depurare e favorire la digestione. Sembra addirittura che un consumo regolare di pesche aiuti a migliorare la circolazione e alleviare i problemi come il mal di testa.

Tutti noi sappiamo quanto sia importante mangiare la frutta. Questo perché, oltre a quelle caratteristiche personali che possono avere, la futta contiene sempre grandi quantità di acqua e di fibre.

Se consideriamo poi che la pesca non possiede grassi ed ha poche calorie, la pesca può essere inserita tranquillamente anche nelle diete ipocaloriche. Grazie alle sostanze contenute, sono anche remineralizzanti.

La presenza di potassio porta un contributo positivo al sistema nervoso e quello cardiaco. La vitamina C invece, rafforza il sistema immunitario.

Tra le altre proprietà delle pesche evidenziamo l’azione antiossidante e quella lassativa. Sono inoltre considerate potenti diuretici. Bisogna invece far particolare attenzione all nocciolo, il quale è tossico.

Gli esperti hanno evidenziato che la pesca contribuisce a rendere molto più regolare la pressione arteriosa.

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Usi delle pesche

Le pesche vengono utilizzate in molti modi e sono presenti tanto in cucina quanto nelle industrie alimentari.

La pesca deve essere acquistata matura, senza ammaccature o grinze. Quando sono acerbe, dovranno essere fatte maturate a temperatura ambiente. Quando sono mature invece, bisogna conservarle nel frigorifero.

La pesca è buonissima sia consumata fresca che cotta. Viene utilizzata per dar vita a marmellate, dessert, conserve, gelati e sciroppi.

Effetti collaterali della pesca

Le pesche non hanno particolari controindicazioni. Il nostro organismo le tollera e digerisce bene. L’unico consiglio è di non consumarle vicine ai pasti, visto che questi frutti tendono a causare spiacevoli fermentazioni specialmente se in associazione con latticini e carboidrati.

Diversi effetti collaterali invece li ha il nocciolo della pesca, il quale contiene amigdalina. Si tratta di un glucoside cianogenico che sprigiona acido cianidrico quando viene sottoposto all’idrolisi enzimatica.

Vale a dire che il nocciolo non può trasmettere la tossicità al frutto, in quanto la sostanza dannosa si attiva solo quando entra in contatto con gli enzimi della flora batterica intestinale. Tuttavia quando il frutto è talmente maturo da aver fatto schiudere il nocciolo, sarebbe consigliato di non consumarlo. Gli esperti comunque sia ci tranquillizzano dicendo che per avere spiacevoli effetti collaterali si dovrebbero mangiare decine di questi noccioli.

Curiosità e simbologia del pesco

Originario della Cina, l’albero del pesco era considerato il simbolo dell’immortalità. In Egitto, dove fu successivamente importato, era sacro a Arpocrate, il dio dell’Infanzia. Anche nella nostra cultura cristiana ha un bel significato, esso infatti rappresenta la salvezza.

La pesca risulta essere anche un frutto benedetto per i buddisti, mentre in Giappone viene visto come l’albero protettore contro gli spiriti maligni.

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