La nuova dieta dell’orologio: cos’è e come si segue

dieta dell'orologio

In questo tipo di dieta mangiare e digiunare sposano bene insieme. Adesso per entrare nello specifico, verrà spiegato meglio in cosa consiste questa dieta dell’orologio e i vari passaggi di questo metodo per perdere peso.

12 ore a stomaco vuoto con la dieta dell’orologio!

Per prima cosa esiste una regola fondamentale per seguire veramente questo metodo dimagrante, il tutto consiste nel non assimilare niente per la durata di dodici ore. Praticamente dopo aver consumato del cibo, il corpo dovrà rimanere pulito per il tempo citato poco fa, in questo modo i grassi non verranno accumulati, il corpo si libererà delle tossine e dimagrire sarà molto più facile. Abbiamo parlato pochi giorni fa dell’importanza di digiunare una volta ogni tanto, proprio con lo scopo di pulire bene l’organismo.

L’orologio Biologico

Conoscere il proprio orologio biologico è molto importante, gli esperti sostengano che mangiare senza che siano passate almeno 12 ore dal primo all’ultimo pasto della giornata (colazione, cena) possa influire sul peso corporeo negativamente. Ovvero ingrassare di alcuni chili che per molti si potrebbe trasformare nel rischio di un vero e proprio sovrappeso o obesità.

Stabilire un orario preciso come ad esempio fare colazione alle 8:00 e cenare alle 20:00.
Evitare, eccetto per alcuni di mangiare dopo cena o prima di dormire, perché non avrà buoni risultati sulla dieta dell’orologio.

Proprio in merito al mangiare dopo cena è stato scoperto che questa abitudine influisce negativamente sul metabolismo fisico. Inoltre dolci e alimenti simili non aiutano di certo a perdere peso e sono quelli maggiormente consumati fuori pasto.

Studi effettuati su dei topi da laboratorio

I risultati sono stati sorprendenti, nonostante i topi siano stati nutriti con alimenti diverse e in orari diversi, le calorie assimilate erano le solite con una sola differenza.

Per i topi che hanno avuto libero arbitrio in fatto di mangiare il grasso accumulato è stato trovato in percentuali significative.

Mentre per i topi che sono stati nutriti con gli stessi principi della dieta appena citata, è stato riscontrato che hanno accumulato molti meno grassi rispetto ai loro compagni e sono rimasti in salute.

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