Afte: cause, cure e prevenzione
Le afte sono delle piccole ulcerazioni superficiali, localizzate soprattutto all’interno della mucosa della bocca e sulla faringe, sul palato, sulle gengive o sulla lingua.
Sono dolorose, ricorrenti e possono essere singole o multiple. Dal momento della loro comparsa fino alla completa guarigione possono trascorrere 1-2 settimane e, in alcuni casi, la loro comparsa può essere associata a lievi stati febbrili e malessere generale.
Si tratta di un disturbo molto diffuso (ne soffrono 1 persona su 5), in particolare tra le giovani donne.
Le cause precise della loro comparsa non sono ancora ben note. Certe sono però:
- la familiarità;
- le carenze di ferro, vitamine (B, B6, B12, C) e acido folico;
- lo stress;
- le carenze immunitarie.
Le afte compaiono anche dopo traumi alla lingua, come ad esempio le morsicature accidentali.
Per curarle ed accelerare la loro guarigione ci sono paste locali a base di antifiammatori, cortisonici, anestetici, oppure colluttori e spray a base di cicatrizzanti naturali. Nel caso in cui gli esami rivelino una carenza di ferro o vitamine, è consigliabile l’integrazione di queste sostanze. Ottime anche le toccature con l’olio essenziale di tea tree concentrato freddo che ha proprietà decongestionanti e cicatrizzanti.
L’alimentazione svolge un importante ruolo nella loro cura e prevenzione: si consiglia di ridurre l’uso di sale e alimenti speziati. Inoltre, la comparsa delle afte è stata associata anche ad una dieta ricca di noci, ananas e cannella.
Se le afte si presentano più volte nell’arco di pochi mesi o trascorrono più di 10 giorni dalla loro comparsa senza alcun segno di miglioramento è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia per effettuare alcuni esami del sangue, tipo la conta del globuli rossi e bianchi, gli indici infiammatori, il dosaggio delle vitamine del gruppo B e test reumatici per la diagnosi delle malattie del tessuto connettivo.
Luca M.
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