La dieta del dottor Lemme

Il dottor Lemme è un medico farmacista di Desio, in Monza Brianza, salito agli onori della cronaca dopo aver fatto perdere ben 17 chili a Flavio Briatore, che dopo la dieta dimagrante è apparso decisamente trasformato. Ma quali sono i principi della dieta Lemme e perché questo piano alimentare si rivela essere così funzionante?

Il dottor Lemme è a capo dell’Accademia di Filosofia Alimentare di Alberico Lemme, centro dove tanti vip e tante persone di spettacolo del nostro paese si rivolgono per una veloce e decisa remise en forme.

Il medico ha dichiarato in molte interviste televisive e radiofoniche di avere imposto a Flavio Briatore di mangiare a colazione circa 400 grammi di spaghetti conditi con il sugo più classico che ci sia, l’aglio, olio e peperoncino, per poi fargli gustare a pranzo una costata di manzo dal peso di 1.2 chilogrammi e alla sera 700 grammi di spinaci e di asparagi. Il giorno prima il business man aveva dovuto papparsi una montagna di fragole con panna a colazione, una frittata con funghi porcini a pranzo e quindi una bella porzione di pesce spada per la cena.

Per chi si sta rizzando sulla sedia a sentire queste composizioni alimentari basti pensare che il dottor Lemme non è nuovo a questi abbinamenti, anzi, e che la sua dieta si propone come una delle più strampalate e particolari di tutto il presente.

Lemme è odiato e ostacolato da biologici e nutrizionisti, insomma da tutta la comunità scientifica che lo addita come un cialtrone, ma nella realtà il suo successo è galattico, vista la coda dei vip che attendono di poter seguire i suoi consigli di nutrizione.

L’accademia da lui fondata è diventata un punto di riferimento, costosissimo e gettonatissimo, tanto che per accedervi bisogna fare un bel test di ingresso. Il metodo Lemme è chiaro, perché secondo il guru dell’alimentazione per dimagrire bisogna mangiare, tanto. Lemme afferma che olio, burro e grasso fanno dimagrire, mentre insalata, verdura e aceto fanno ingrassare

Ecco quindi ribaltati in un istante tutti i canoni nutrizionali finora conosciuti. Pazzia e abilità nel vendersi o nella dieta Lemme c’è un fondo di verità? Ai medici la sentenza, ma ciò che non può essere dimenticato sono le foto dei suoi tanti ‘cadetti’ che hanno postato foto in cui hanno perso anche 45-50 chili senza mai smettere di mangiare, nonché l’immagine di Briatore che sorride dalle copertine patinate dei rotocalchi del nostro paese.

Cos’è la dieta Lemme

La dieta Lemme è un metodo di dimagrimento che si basa su un percorso alimentare diviso in due fasi. La prima è la classica fase di dimagrimento, mentre la seconda è la fase di mantenimento. Il regime dietetico promette, almeno sulla carta, di far perdere a chi lo segue fino a 7-10 chilogrammi al mese. Si tratta di molto peso e questa affermazione ha fin da subito preoccupato la comunità scientifica, convinta che le persone devono perdere peso in modo graduale, sano ed equilibrato. La promessa di perdere fino a dieci chili al mese è troppo audace e rischia di ‘inebriare’ le persone che credono che perdere peso sia facile come bere un bicchiere d’acqua.

La prima fase di dimagrimento è un periodo di ‘educazione alimentare’ e dura tre mesi. In questo arco di tempo le persone possono alimentarsi con qualsiasi tipo di cibo e non ingrassano. La seconda fase è più minuziosa perché considera l’ora in cui si consumano i pasti e valuta l’indice glicemico, ma non chiede di contare le calorie. Si tratta di un programma molto particolare, soprattutto perché la prima fase di dimagrimento è variabile in base al peso che una persona vuole raggiungere. In altri termini la fase di dimagrimento può essere interrotta solo quando si sono persi i chili valutati in eccesso nel singolo caso.

Nella fase del dimagrimento vengono impartite ogni due giorni delle particolari indicazioni che interessano i cibi da consumare e che si basano su parametri quali il peso personale, la circonferenza e le reazioni metaboliche individuali. A questa prima fase ne fa seguito un’altra di educazione alimentare, durante la quale il menù settimanale si arricchisce notevolmente e vengono consumati molti più cibi. Lo scopo, come dichiarato dal Dottor Alberico Lemme, è di “mantenere l’equilibrio enzimatico raggiunto e creare un giusto equilibrio psicoenergetico”.

La filosofia della dieta Lemme

Alla base della dieta Lemme vi è una vera e propria filosofia, che ribalta il concetto canonico di dieta. Secondo il medico, la filosofia alimentare deve essere letta come un percorso di vita, come la volontà di andare controcorrente. Questa abilità si traduce nella capacità di comprendere quando si può mangiare un certo alimento, con cosa abbinarlo e, di conseguenza, verificare quali sono le reazioni che il corpo mette in atto.

La filosofia della dieta Lemme è senza precedenti, perché invita le persone a sviluppare una solida apertura mentale e tutti i suoi dettami sono disponibili nel portale ufficiale da lui curato. Il medico organizza corsi e seminari per dimagrire e rivela “Valuto se la persona che ho davanti è all’altezza di poter frequentare il percorso educativo che propongo. Non tutti se la sentono di stravolgere le proprie abitudini alimentari e di mangiare, ad esempio, cipolle al mattino rinunciando a cornetto e brioche”.

A chi ‘bolla’ la dieta Lemme di essere malsana e controversa, il medico ha risposto per le rime, affermando che:

“La filosofia alimentare non è pericolosa neanche per un bambino piccolo ma non prendo ragazzi sotto i 12 anni perché non riescono a seguire il metodo. In dieci anni sono state sette mila le persone che si sono rivolte a me e che hanno raggiunto l’obiettivo. Tra loro anche 400 medici e 7 dietologi. Nessuno si è mai sentito male. Ho solo avuto denunce per ingiuria perché sono maleducato”.

I fondamenti della dieta Lemme

Nella dieta Lemme viene innanzitutto superato il concetto di calorie, perché i parametri che meritano di essere considerati sono tre:

  • l’indice glicemico degli alimenti la sua interazione con l’insulina;
  • l’impatto biochimico del cibo;
  • il pool enzimatico individuale.

Partendo dal presupposto che il corpo è un sistema complesso, Lemme dimostra che assumere un cibo alle 8 di mattina può indurre a ingrassare, mentre lo stesso cibo assunto alle 20 di sera può avere l’effetto opposto. Per studiare con cura il corpo umano, è quindi necessario usare una logica consequenziale complessa e non limitarsi al mero studio delle calorie, perché in questo caso si tratta di una logica consequenziale troppo semplice, inadatta a una macchina così speciale come è l’organismo umano.

La dieta Lemma considera, alla fine dei conti, il potere biologico dei cibi e dimentica l’apporto calorico, ribaltando i concetti, i saperi e le convenzioni da tutti maturati in materia di dieta dimagrante. Ecco nascere la dovuta attenzione all’indice glicemico di ogni singolo alimento, alla composizione dei cibi e l’attenzione per l’orario in cui vengono assunti.

La dieta Lemme nella pratica

Vediamo come si compone la dieta Lemme nella pratica. Una base importante è l’esclusione completa dal piano dietetico degli alimenti vegetali, quindi la frutta e la verdura, che vengono sostituiti da cibi proteici e grassi. La dieta Lemme permette di mangiare i carboidrati come la pasta ma solo al mattino, mentre a pranzo e cena devono essere consumate ingenti quantità di proteine e di grassi. Carboidrati e proteine non devono mai essere associati nello stesso piatto e questa è una regola fondamentale, mentre non vi sono limiti di sorta alle quantità di cibo che possono essere ingerite, perché per il piano Lemme le calorie degli alimenti non hanno alcun valore.

La dieta bandisce lo zucchero e i dolcificanti, il sale, il pane e il latte, i derivati del formaggio e anche l’aceto. Il sale, in particolare, è visto come un alimento ‘tabù’, che non può essere usato nemmeno per l’acqua della pasta. La stessa pasta può essere consumata in porzioni abbondanti ma al mattino e mai associata alle proteine. Fra le bevande ammesse vi sono l’acqua, il caffè e il tè, ma non devono mai essere dolcificate.

L’olio di oliva viene letto come un cibo benefico, così come il prezzemolo, il pepe e il peperoncino, il limone, l’aglio e le spezie generali. La dieta Lemme ama le erbe aromatiche come la salvia, il rosmarino e il basilico e adotta la crusca, alimento impiegato anche per impanare. La dieta permette i grassi e annovera tutte le tipologie di cottura dei cibi, frittura compresa. Una regola importante è di consumare la colazione entro le 9.30, mentre il pranzo deve essere consumato fra le 12.00 e le 14.00. L’orario della cena è stimato fra le 19.00 e le 21.00, mentre il piano alimentare permette degli spuntini che devono essere consumati al mattino fra le 10.00 e le 12.00 e al pomeriggio fra le 16.00 e le 17.00.

Esempio di dieta Lemme:

Ecco un esempio della dieta Lemme. Consideriamo che gli alimenti possono essere intercambiabili fra di loro ovvero, il pesce spada può essere variato con altri tipi di pesce grasso, mentre la carne nei tagli. Ciò che conta è non mescolare le proteine con i carboidrati nell’arco dello stesso pasto. E le quantità? Non vi sono limiti stabiliti in questo verso, quindi una persona potrebbe, per assurdo, mangiare una costata o un filetto di carne da 1 chilo, perché questo è concesso.

1° e 2° giorno:
COLAZIONE: tacchino + caffè PRANZO: filetto di manzo + caffè
CENA: pesce spada + caffè

3° e 4° giorno:
COLAZIONE: pasta olio e peperoncino + caffè PRANZO: petto di pollo + caffè
CENA: sogliola + caffè

5° e 6° giorno
COLAZIONE: carciofi + caffè PRANZO: fiorentina + caffè
CENA: orata + caffè

7° e 8° giorno:
COLAZIONE: pasta olio e peperoncino + caffè
PRANZO: petto di pollo + caffè
CENA: sogliola + caffè

9° e 10° giorno
COLAZIONE: fragole + caffè
PRANZO: filetto di vitello + caffè
CENA: branzino + caffè

11° e 12° giorno
COLAZIONE: pasta olio e peperoni + caffè
PRANZO: petto di pollo + caffè
CENA: sogliola + caffè

13° e 14° giorno
COLAZIONE: pompelmo + caffè
PRANZO: galletto amburghese + caffè
CENA: pesce spada + caffè

15° e 16° giorno
COLAZIONE: pasta olio e peperoncino caffè
PRANZO: filetto di manzo + caffè
CENA: sogliola + caffè

17° e 18° giorno
COLAZIONE: frittata + caffè
PRANZO: petto di pollo + caffè
CENA: orata + caffè

19° e 20° giorno
COLAZIONE: pasta olio e peper. + caffè
PRANZO: filetto di manzo + caffè
CENA: sogliola + caffè

Chi è contrario alla dieta Lemme?

La dieta Lemme ha tenuto e tiene tuttora banco nei programmi televisivi di intrattenimento del nostro paese, dove si alternano critiche feroci a commenti che la descrivono come una vera e propria panacea contro tutti i mali. Dopo i risultati ottenuti su personaggi pubblici come Flavio Briatore, la dieta del professor Lemme è entrata nel mirino della tv, che ha approfittato dell’alto tasso di interesse che la circonda. Ma c’è chi invece ha scelto di attaccarla e di lavorare per difendere il concetto di sana nutrizione soprattutto in fase di crescita.

Si tratta del Moige, il Movimento Italiano Genitori, che ha alzato la voce dopo avere ricevuto numerose segnalazioni da parte di genitori preoccupati, dopo che la dieta era stata esposta dal suo inventore il dottor Lemme, durante il programma contenitore del pomeriggio condotto da Barbara d’Urso. Sul banco degli imputati è finita la modalità di prestazione, perché la dieta sarebbe stata dipinta come un modello capace di far guarire da mali molto seri, quali l’obesità e anche il cancro.

In questo caso il messaggio che è stato ‘passato’ dalla televisione è molto forte e, per numerose persone, fuorviante, perché il piano alimentare si pone come la risoluzione alimentare a problemi anche di grave entità. Questo atteggiamento non è stato in assoluto perdonato dalle associazioni di categoria dei consumatori, in particolare dal Moige, il comitato dei genitori.

Il Moige si è quindi mosso, dichiarando al Comitato Minori e al suo Presidente la sua indignazione per avere ricevuto tante segnalazioni da parte dei genitori, giustamente preoccupati per avere ricevuto numerosi appelli che hanno interessato la puntata di Domenica Live.

Nel dettaglio, il comitato ha ribadito l’indignazione degli ascoltatori per avere dato spazio ad un ‘sedicente dietologo farmacista’, il dottor Alberico Lemme, che con le sue dichiarazioni ha ammesso di essere in grado di far dimagrire le persone in tempi brevissimi, attuando una dieta shock che può rivelarsi altamente pericolosa per la salute e il benessere. La dieta proposta è completamente priva di frutta e di verdura, ricusa la dieta mediterranea e lo stesso medico ha affermato di essere in grado di curare patologie gravi come il diabete e i tumori solo con l’alimentazione.

A detta del comitato, si è trattato di un modello completamente sbagliato, sia per gli adulti ma anche per i ragazzi e i bambini che erano in ascolto, visto che il programma è stato trasmesso in una fascia oraria accessibile alla loro visione. L’accusa si è quindi espansa all’alta pubblicità che il medico si è fatto durante il programma, parlando di catene di ristoranti che sta aprendo, di cibi surgelati e di prodotti che sta commercializzando in tutto il paese. Il Moige ha quindi lamentato che i telespettatori non sono in grado di valutare scientificamente la veridicità e la bontà delle affermazioni di Lemme, visto che in studio non erano presenti esperti abilitati a controbattere o perlomeno a discutere sull’efficacia e sulla salubrità del suo metodo alimentare.

Dove ci portano queste riflessioni? La dieta Lemme è sicuramente un piano alimentare controverso e che vanta un impatto mediatico senza precedenti. La ragione va ricercata nei testimonial che l’hanno supportata e che argomentano i suoi benefici. Sappiamo che i personaggi della televisione dello spettacolo sono molto spesso degli influencer, ovvero delle persone che con le loro parole e il loro atteggiamento possono influenzare le masse. Ecco che la Dieta Lemme e il suo piano alimentare così particolare meritano di essere approfonditi con il medico di base se vi è l’intenzione di intraprenderla. Questa può essere l’unica strada da percorrere, al fine di valutare se questa dieta può essere benefica per la propria condizione, ma anche salutare in termini generali.

Il dibattito tv ha avuto, in questo caso, l’enorme forza di aprire uno spiraglio alle masse, ovvero ha saputo mettere la ‘pulce nell’orecchio’ delle persone che non devono mai prendere per oro colato tutto ciò che viene trasmesso o passato dai media, ma ha il dovere di informarsi presso canali seri e conosciuti per valutare la veridicità e anche la bontà di un certo piano alimentare.

La dieta lemme e i vip

La dieta Lemme è da sempre stata inserita in un contesto Vip, perché lo stesso dottor Alberico Lemme è considerato il farmacista dei Vip, una persona che vanta molti contatti con il mondo dei media e dello spettacolo. Ha fatto storia la partecipazione del medico al programma contenitore Domenica Live, condotto da Barbara D’Urso in onda su Canale 5.

Il dibattito è iniziato con un collegamento con la cantante e donna di spettacolo Iva Zanicchi, che ha rivelato di essere stata espulsa dal dottor Lemme perché mangiava di nascosto dolci e caramelle. La Zanicchi si è però posta a favore del piano alimentare, difendendo Lemme e affermando che il medico aveva fatto bene ad espellerla dal suo piano alimentare perché era stata indisciplinata. Queste le parole della Zanicchi: “Vorrei andare di nuovo da Lemme ma sono dimagrita spontaneamente. Sono andata da lui ma Lemme mi ha espulsa, mi ha trattato male ma ha fatto benissimo. Mangiavo le caramelle di nascosto. Io difenderò sempre Lemme”.

A seguito è stata ospite in studio Serena Grandi, che aveva da poco iniziato la dieta proposta da Lemme, e che si è vista accogliere così nello studio dal medico con queste parole: “Buonasera cicciona! Sono il Che Guevara abruzzese! Sono il sex symbol delle ciccione. È disposta a mangiare pasta e cipolle? No? Allora rimane cicciona. Le donne sono false e bugiarde, compresa la presente”. Ancora un esempio di arroganza e di show applicato all’alimentazione, ma Serena Grandi ha dichiarato di considerare Lemme una persona simpatica, anzi “un mascalzone simpatico”.

L’unico che al tempo fece notare intervento dell’Ordine dei Medici e dell’Ordine dei Farmacisti fu il conduttore Alessandro Cecchi Paone, presente in studio, che si pose però come una piccola voce fuori da un coro che inneggiava ai metodi e anche alla personalità dirompente del dottor Alberico lemme. In realtà, un’altra voce che ha avuto il coraggio di affermare un’alternativa al piano dimagrante è stata Manuela Villa che, dal canto suo, ha affermato di non aver perso peso con la dieta Lemme, ma grazie allo sport.

Nel corso della trasmissione il medico ha quindi presentato il suo libro, intitolato Rivoluzione dimagrante, dichiarando di aver anche scritto uno spettacolo teatrale. Lemme è un personaggio sicuramente di spettacolo, che sa affascinare il pubblico e i suoi clienti. Sull’efficacia della sua dieta, però, si continua a dibattere. Le stesse parole di Lemme, pronunciate alla fine della trasmissione lo hanno ribadito, perché il medico ha concluso il suo intervento con questa dichiarazione: “Noi entreremo nella storia, cambieremo il mondo, divulgando il benessere ai comuni mortali. Abbiamo dato vita ad una nuova era, la storia è scritta da guerrieri che non hanno paura”.

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