Dieta del biscotto

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Di diete davvero strane se ne sentono in giro, ma quella del biscotto, forse, le batte tutte. Stiamo parlando della dieta del biscotto, o per meglio intenderci la Cookie Diet, come la definiscono gli americani, paese, gli Stati Uniti, da dove proviene questo regime alimentare e che sembra abbia attirato in passato l’attenzione di personaggi famosi, al pari di  Kelly Clarkson e Jennifer Hudson.

ORIGINE E DIFFUSIONE

Ma vediamo un po’ l’origine e la diffusione di questo bizzarro regime alimentare a base di dolciumi. Bisogna dire che il creatore della dieta è il Dott.  Sanford Siegal, che non solo si è preoccupato di creare una dieta ad hoc, ma è proprietario dell’azienda che produce i biscotti coinvolti nella dieta in questione.

Gli americani hanno da subito accettato la proposta dietetica del Dottor Siegal, anche se delle sue proprietà benefiche e della sua efficacia si occupano da tempo gli esperti.  Jenny Scahefer, esperta che ha dedicato alcuni saggi proprio alla dieta del biscotto, ha ribadito in merito: “Legalizza un cibo, il biscotto, bandito dai principali programmi per perdere peso” e quindi in un certo senso attira proprio perché vede come prodotto principale un alimento vietato nella maggior parte dei casi quando si parla di strategie di dimagrimento, ma è davvero così efficace e soprattutto quali conseguenze ha sul nostro organismo?

DIETA DEL BISCOTTO

Come funziona la dieta del biscotto? Adesso andiamo a vedere come funziona il regime alimentare messo a punto dal Dottore Siegal.

Base principale del programma alimentare è quello di mangiare diversi biscotti al giorno, abbinati ad un solo completo pasto light, quello serale, a base di pollo bollito e verdure grigliate. In ogni caso non bisogna consumare più di 1000 calorie al giorno.

Ovviamente i biscotti prodotti da Siegal sono iperproteici,  una scatola di questi dolci speciali costa circa 56 dollari, all’incirca 37 euro e dura una settimana. Come si può ben immaginare, la ricetta di questi biscotti è assolutamente segreta e pare sia a base di latte, uova, carne ed amminoacidi.

PRO E CONTRO DELLA DIETA DEL BISCOTTO

Ora passiamo ad analizzare i pro e i contro di questa dieta. È bene sottolineare che si tratta di un regime alimentare abbastanza semplice da seguire, fin troppo semplice, in quanto prevede il consumo di alcuni biscotti durante il giorno e un pasto leggero, fatto di pollo e verdure, oppure pesce e verdure consumato alla sera.

Di questa dieta si è occupato il New York Times, ribadendo come la dieta del biscotto sia poco efficace nel tempo oltre che “povera” in quanto un regime cosi impostato che prevede l’apporto quotidiano  a 80-1000 cal, sono davvero poche per garantire la giusta efficacia nel tempo e quindi evitare che si riprendano i chili persi.

Nutrizionisti ed esperti del settore infatti, sono anni che spiegano l’importanza di almeno 1200 cal quotidiane per garantire  effetti a lungo termine, per non rischiare di riprendere i chili faticosamente persi.

Di questa dieta e dei suoi possibili effetti collaterali si è occupato anche l’American Dietetic Association. Critica iniziale a questa dieta proviene da una mancanza di potassio che nel tempo potrebbe scatenare calcoli biliari, tachicardia e indebolimento delle funzioni epatiche. La mancanza di apporto di sali minerali quindi non è assolutamente da sottovalutare, perché dannosa a lungo termine, per la nostra salute.

C’è da sottolineare come la dieta del biscotto abbia fatto diventare il Dottore Siegal ricco di oltre 18 milioni di  dollari solo nel 2009, per non parlare del business che gira intorno a questa dieta, che in molti hanno tentato di imitare.

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