Molto spesso l’anemia, alterazione dei valori ematici di emoglobina (chiamati Hb), ha origine nella nutrizione. Lavorare quindi su questo fronte e trovare una dieta corretta aiuta a migliorare lo stato di salute della persona che ne soffre.
Quando i valori Hb scendono sono i cutoff, si parla di anemia. Questa riduzione deriva dal calo di ematocrito, colui che detiene la responsabilità del trasporto dell’ossigeno ai tessuti. Esisrono vari tipi di anemia. C’è quella che nasce dall’insufficienza di ferro nutrizionale e quella che deriva da una carenza di vitamine.
Sintomi dell’anemia
L’anemia porta con se un frequente mal di testa, la stanchezza, la facilità nell’affaticarsi e una difficoltà crescente per quanto riguarda la concentrazione. L’anemia può dare vertigini e ragadi. Potrebbe dare anche stordimento, irritabilità e lievi casi di depressione. Alcuni soggetti anemici riscontrano anche un battito cardiaco irregolare, un dolore al torace, unghie che si spezzano e estremità degli arti quasi sempre fredde.
Cosa mangiare in caso di anemia
Come abbiamo visto prima l’anemia può derivare da diverse carenze. Ognuno quindi dovrà seguire una specifica dieta, studiata dal nutrizionista. Vediamo comunque quali sono in linea generica le basi per combattere l’anemia grazie alla dieta.
Gli alimenti ricchi di ferro
Prima di tutto dobbiamo individuare gli alimenti ricchi di ferro. In linea generale diciamo che gli alimenti più ricchi di ferro sono:
- Carne animale (fegato d’oca, pollo, carne di manzo)
- Cioccolato e cacao amaro.
- Muesli
- Frutta secca
- Lenticchie
- Ostrica, ostrica cotta
- Vongola
- Caviale
- Farina di soia
- Germe di grano
- Ceci
- Fagioli borlotti freschi e fagioli cannellini
- Pinoli secchi
- Patate bollite
- Seppie
- Fiocchi d’avena
- Nocciole
- Crema di nocciole
- Mandorle secche
- Arachidi
- Grano duro
Tuttavia bisogna chiarire una cosa. Non tutti gli alimenti, per quanto ricchi di ferro, hanno la stessa capacità di rilasciare il ferro nel nostro organismo e di conseguenza sconfiggere l’anemia.
Bisogna infatti distinguere il ferro in forma “EME” e “NON EME”. Il ferro in forma EME è quello che si rende immediatamente disponibile per il nostro organismo. Contengono questo tipo di ferro tutte le carni animali e il pesce. La forma NON Eme invece, non sono disponibili subito per l’organismo. Sono poco adatti a correggere l’anemia. Rientrano in questa categoria i vegetali.
E’ possibile assorbire nel migliore dei modi anche il ferro NON EME. Andrà accompagnato il pasto con della carne, del pesce o, nel caso di persone vegetariane, mischiando vari tipi di alimenti vegetali tutti molto ricchi di ferro.
Per assorbire il ferro è bene ridurre le sostanze come il caffè, il tè e la crusca. Questi infatti impediscono l’assorbimento del ferro da parte del corpo. Se ad esempio volete bere il caffè potete farlo, ma sempre lontano dai pasti.
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ClaudiaL
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