La dieta del sonno per dimagrire: benefici e consigli per dormire meglio

Ecco una dieta che sicuramente piacerà a tutti: la dieta del sonno! Di cosa si tratta esattamente? Dormire bene e per il giusto periodo di tempo fa bene alla salute, lo sappiamo, ma fa anche dimagrire.

Dimagrire dormendo è il sogno di tutti. Forse un giorno ci arriveremo, ma per ora uno studio dell’Università di Harvard conferma che dormendo meglio si dimagrire: i ricercatori hanno monitorato le abitudini di 133.353 donne nell’arco di dieci anni, e hanno notato che il rischio di avere il diabete tipo 2 si è abbassato del 45% in chi dorme di più.

Insomma, dormire influenza il metabolismo e il controllo del peso, e ci aiuta a dimagrire – se, ovviamente, durante la veglia mangiamo bene e facciamo attività fisica. A detta degli esperti dormire sette/otto ore per notte è importante quanto l’alimentazione e l’attività sportiva, infatti, se si sta seguendo un qualsiasi tipo di dieta.

Secondo un altro studio pubblicato sull’American Journal of Health Promotion, chi segue la “cura del sonno” e dorme in modo regolare ha un indice di grasso corporeo inferiore rispetto a chi dorme a orari sempre diversi e non dedica le giuste ore al riposo.

Dormire meno di sei ore per notte, ad esempio, stimola la produzione di grelina, l’ormone della fame, e abbassa quelli di leptina, che regola il senso di sazietà. Risultato? Ci svegliamo super-affamati, e il senso di fame non si placa durante il corso della giornata.

A risentirne è anche il cortisolo, l’ormone dello stress. Dormire poco non fa dimagrire perché aumenta la produzione del cortisolo, che influenza lo stato infiammatorio del corpo e favorisce l’accumulo di grasso. Da diverse ricerche è emerso che, a parità di calorie, le persone che dormivano otto ore e mezzo a notte perdevano il doppio dei chili rispetto a chi dormiva cinque ore e mezza.

Insomma, dormire tanto e in modo regolare fa bene! L’ideale, consigliano gli esperti, sarebbe cenare tre ore prima di mettersi a letto e dormire circa otto ore per notte. Dovete alzarvi presto la mattina? Rinunciate a qualche divertimento notturno e andate prima a dormire. Vi sentirete rinati, e più snelli. Inoltre, il cervello tende a compensare la mancanza di sonno, con cibi appaganti, cioè zucchero e carboidrati. Quante conseguenze, per qualche ora di sonno in meno!

Altri studi a sostegno della dieta del sonno hanno rilevato come, nel corso dei decenni, la media di ore che dedichiamo al sonno si sia drasticamente abbassata. Questo non è necessariamente un bene, anzi: la produttività e l’efficienza diminuiscono al diminuire delle ore di sonno.

Consigli per dormire bene

Il corretto riposo notturno è un elemento fondamentale per stare in salute ed affrontare bene la giornata.

Nonostante la quantità di sonno necessaria ad ogni individuo sia un parametro fisiologico soggettivo, in media un adulto dovrebbe dormire 7-8 ore per notte.

Ecco alcuni consigli per dormire bene e seguire la dieta del sonno:

  • andare a letto ad orari regolari e risvegliarsi più o meno alla stessa ora;
  • la stanza da letto deve essere un luogo di relax, fresco e con un’illuminazione tenue;
  • evitare il riposino pomeridiano (soprattutto se si hanno difficoltà a d addormentarsi) o comunque non farlo durare più di 30 minuti;
  • il letto deve essere utilizzato solo per attività legate al riposo o all’intimità e non come luogo in cui mangiare, leggere o guardare la tv;
  • è buona abitudine stabilire una routine serale, cioè una serie di azioni da fare prima di andare a dormire;
  • evitare cene difficili da digerire e mangiare almeno 3 ore prima di andare a dormire.

Basta dormire male: i migliori rimedi per smettere di russare

Dormire accanto ad una persona che russa può essere davvero molto fastidioso. Purtroppo questa è una vera e propria problematica che affligge molti individui, soprattutto gli uomini. Prima di scoprire come poter combattere questo fenomeno bisogna capire perché avviene.

Normalmente, una persona perfettamente in salute, respira con il naso. Questo metodo rappresenta la normale respirazione, ma se per qualche motivo il naso non riesce a compiere tale azione, subentrerà la bocca. Respirare dalla bocca, dunque, è un’alternativa automatica se ci sono degli impedimenti che bloccano la respirazione nasale.

Quando non si usano le vie nasali, potrebbe subentrare un fastidioso rumore che, appunto, sarebbe il russare. L’aria, infatti, compie un diverso percorso e fa vibrare i tessuti molli che, di conseguenza, vibrano e generano il forte rumore.

Oltre a farvi vedere da un buon medico per capire le specifiche cause che vi fanno russare, potrete seguire alcuni rimedi per cercare di eliminare, o almeno alleviare, il rumore che generate durante il sonno.

Gli esperti dichiarano che l’obesità, o l’eccessivo sovrappeso, possono aumentare la tendenza a russare. Dunque, il primo consiglio è quello di perdere peso.

Anche l’alcool potrebbe essere una delle cause che aumenta il problema. In questo caso è consigliato non bere bevande del genere prima di coricarsi, l’ultimo “drink” dovrebbe essere bevuto circa cinque ore prima di dormire.

La mancanza di sonno, inoltre, potrebbe aumentare estremamente il russare. Meno dormite, più sarete stanchi e maggiormente genererete il rumore notturno. Sarebbe ideale riposare almeno 8 ore ogni notte senza cambiare troppo spesso gli orari in cui vi svegliate e coricate.

Sicuramente saprete che un’altra causa è il naso chiuso. Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, se le vie respiratorie sono bloccate, l’aria prenderà un percorso diverso che, appunto, genererà questo suono fastidioso. Per aprire le narici non sempre ci sarà bisogno dello spray nasale, ma potrete anche fare una doccia molto calda per liberare le vie nasali.

Infine, sarebbe utile anche cambiare spesso non solo la federà del cuscino, ma anche proprio il guanciale. Questo comodo accessorio, infatti, sarà la perfetta dimora di acari che tenderanno a far aumentare tale problematica.

Se non riuscite a risolvere con questi facili rimedi, potreste utilizzare i famosi cerotti.

Russare non è una complicazione che infastidisce solo le persone che si trovano accanto alla persona affetta da tale problematica, ma anche per coloro che hanno il fastidio. Il sonno di questi ultimi, difatti, potrebbe essere disturbato e dunque peggiorare la situazione.

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