Dieta emozionale: cos’è e come dimagrire cambiando le emozioni

La dieta emozionale lavora sull’influenza che le emozioni e i sentimenti riservano sul  benessere generale e sul percorso di dimagrimento. Ma in cosa consiste esattamente la dieta emozionale?

Fame emotiva- foto dietaok.it

Rabbia, frustrazione, senso di abbandono e tutte le emozioni negative possono riservare diversi risvolti negativi sul rapporto col cibo e spingono a compiere scelte alimentari sregolate che portano al sovrappeso.

Il corpo si ritira in se stesso per proteggersi dalla violenza intellettiva ed emozionale del mondo esterno e richiede il consumo di alimenti grassi in modo da creare una protezione di strati e strati di grasso corporeo.

Dieta emozionale: cos’è

La dieta emozionale è un pool di tecniche specifiche di lavoro emotivo che aiuta a calmare la fame nervosa collegata a un bisogno emotivo e allo stress. Il cibo diventa riesce a calmare una sorta di mancanza!

Il regime alimentare viene affiancato da uno stile di vita sano e una gestione più consapevole delle emozioni negative quali paura, ansia, rabbia e tristezza.

Gli esperti in Nutraceutica definiscono la dieta emozionale come un percorso che aiuta a curare le emozioni negative senza l’utilizzo di trattamenti o terapie farmacologico.

È possibile considerarla come l’approccio consapevole a bulimia e anoressia nervosa legate allo stress e alla cattiva gestione dell’ansia.

Lavorare sulle emozioni

La chiave per affrontare una dieta emozionale ha a che fare con uno scudo protettivo contro le sensazioni che generano angoscia e insicurezza .

Il primo step è rafforzare la propria sicurezza attraverso l’interscambio di espressioni negative con affermazioni positive, un modo per migliorare la prospettiva da cui si guarda il mondo.

La seconda cosa da fare è eliminare la rabbia e il risentimento lasciando andar via i pensieri negativi e ciò vale a dire imparare a non soffermarsi troppo su una cosa che fa arrabbiare particolarmente.

Cambiare il focus dell’attenzione costa un po’ in termini umani, ma rappresenta l’unico modo per scongiurare la costruzione di una barriera di grasso e continuare a isolarsi dal resto.

In questo senso risulta molto utile tenere un diario dei momenti in cui si mangia solo a causa delle emozioni in modo da fermarsi prima e lavorare sull’emozione, aumentare i livelli di serotonina nel corpo (fare attività piacevoli) e non mangiare quando si avverte la tristezza (il cibo non cambierà la sensazione).

Dieta emozionale: cibi da preferire

La serotonina è la parola chiave della dieta emozionale nella misura in cui mette di buon umore e sopisce la fame emotiva.

È possibile includere nel regime alimentari alcuni cibi che alzano i livelli di serotonina, anche quando non si segue una dieta emozionale:

  • Frutta e verdura
  • Noci
  • Burro di arachidi
  • Carboidrati (pasta senza salse e condimenti eccessivi)
  • Riso e cereali integrali
  • Pesce
  • Carni bianche
  • Formaggi freschi
  • Yogurt
  • Tisane a base di erbe curative (rodiola rosea, passiflora e biancospino)

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