I dolci di Pasqua: come dimagrire, senza rinunciarci

Arriva la Pasqua e le tavole si riempiono di dolci tipici della tradizione (colomba, uovo di cioccolato, pastiera…). Per chi ha la necessità di dimagrire e segue una dieta, stare di fronte a tanta bontà senza toccare niente, diventa uno strazio.

Ma è vero che per perdere peso queste golosità devono essere assolutamente bandite? No! Basta fare le scelte giuste, mangiando in modo corretto. Ti aiutiamo a capire come orientarti.

LA COLOMBA PASQUALE

La colomba pasquale così come la mangiamo oggi, è un dolce recente, che risale al secolo scorso, quando un’azienda dolciaria di Milano ebbe l’idea di preparare un dolce simile al panettone ma con una copertura diversa (granella di zucchero e mandorle) e con la forma di colomba per renderlo più consono con la festa della Pasqua.

I suoi valori nutrizionali sono simili a quelli del panettone natalizio e di altri dolci da forno lievitati: variano dalle 390 alle 500 kcal per 100 g di prodotto in base alla farcitura.

L’errore è quello di portarlo in tavola alla fine di un pasto già abbondante, facendo esplodere quello che dovrebbe essere l’apporto calorico in un regime alimentare corretto. Si pensi che, una fetta più o meno spessa ha le stesse calorie di un piatto di spaghetti al pomodoro o di 130 g di pane.

Il trucco dimagrante è mangiare una fetta di colomba da 100 g circa a colazione o a merenda, abbinandola ad un bicchiere di latte, che contribuisce ad aumentare il senso di sazietà, scegliendo quelle senza farcitura.

LE UOVA DI CIOCCOLATO

Accanto alla colomba, insostituibili sono le uova di cioccolato, una golosità per piccoli e grandi, che simboleggiano la fecondità e il risveglio della natura.

Per quanto riguarda il loro apporto calorico, il primo consiglio è quello di leggere bene l’etichetta, badando alla qualità del cioccolato, piuttosto che alla sorpresa.

Dal punto di vista dietetico, l’ideale è scegliere quelle realizzate con cioccolato fondente, che apportano 505 kcal per 100 g, contro le 545 kcal del cioccolato al latte. Il cioccolato amaro, infatti è un ottimo energetico, ricco di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie che migliorano l’attività metabolica e stimolano i meccanismi naturali brucia-grassi.

Attenzione a non cadere nell’errore di mangiare tanti piccoli ovetti, con l’illusione che la loro dimensione ridotta corrisponda ad un ridotto apporto calorico: meglio un pezzo di un grande uovo di cioccolato! Questo perchè nella stragrande maggioranza dei casi, gli ovetti sono arricchiti da un cuore di crema alla gianduia, che apporta ben 510 kcal all’etto!

Durante il periodo pasquale, in commercio, si trovano anche le uova con il guscio di cioccolata e zucchero bianco: esse rappresentano la scelta peggiore per chi è a dieta, in quanto l’abbinamento di zucchero e cacao, innalza i livelli dell’insulina e favorisce l’accumulo dell’adipe.

Come per le colombe, anche le uova vanno gustate a merenda (mai a fine pasto) e in quantità moderate. Il trucco dimagrante è quello di abbinare un pezzetto di uovo di cioccolato al sapore delle fibre, che aumentano il livello di sazietà. Ad esempio, il cioccolato fondente si lega bene al gusto del pane nero di segale o a quello delle cialde calde di riso soffiato.

DOLCI TRADIZIONALI

A tentare gli italiani a dieta durante il periodo della Pasqua non sono solo la colomba e le uova!

A queste delizie si affiancano, infatti, altri dolci tipici regionali (pastiera napoletana, pinza alla triestina, zuccotto pasquale siciliano, pitte con niepita calabresi…), tutti molto calorici, consentiti solo in piccoli dosi e mai a fine pasto.

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