L’insonnia è genetica?

Esistono rari casi di patologici di insonnia ereditaria (insonnia familiare fatale) e alcuni studi mostrano una relazione genetica tra insonnia e depressione. Ma non esistono davvero prove che l’insonnia possa avere basi genetiche. A essere ereditarie semmai sono le abitudini, come quella di leggere a letto o di bere caffè la sera.
Dove invece le differenze genetiche si fanno sentire è nella regolazione del nostro orologio interno: di quel meccanismo, insomma, che decide (anche a parità di ore dormite) se siamo allodole mattiniere, in piena forma nelle prime ore del giorno ma poco produttive la sera, o gufi nottambuli, che solo dopo il tramonto si sentono pieni di energia e voglia di fare.

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Secondo una ricerca dell’università di Surrey, a fare la differenza sarebbe la lunghezza di uno dei principali geni orologiai delle cellule del nucleo suprachiasmatico, detto “periodo 3”. chi ha il periodo 3 troppo corto avrebbe difficoltà a dormire nelle prime ore della notte e, quindi, a svegliarsi presto al mattino. La pigrizia, almeno in questo caso non c’entra.

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