Cos’è la pasta proteica e come introdurla nella dieta dimagrante

Buona, ricca di sapore ma spesso additata come cibo ingrassante dalle diete dimagranti, la pasta può scoprire una variante di interesse nella pasta proteica. Questa tipologia di pasta è nata negli Stati Uniti e si propone ideale per chi segue regimi dietetici da alto valore proteico come, ad esempio, la dieta Dukan o la dieta Atkins. La pasta proteica è disponibile in diverse varianti e quella più ricca può arrivare a contenere ben 64 grammi di proteine ogni 100 grammi di pasta.

Prima di inserire di spontanea iniziativa la pasta proteica nel proprio piano alimentare è fondamentale sentire il consiglio di un medico nutrizionista, che può indicare come introdurla in base all’età, alle condizioni fisiche e alla tipologia di attività che si svolge nel corso della giornata. La pasta proteica non deve, infatti, essere presa alla leggera perché potrebbe aggravare particolari condizioni e indurre alla formazione di eccessi alimentari non positivi per la salute. Questa tipologia di pasta è nata per soddisfare le esigenze di chi desidera aumentare l’apporto proteico nella dieta e, ovviamente, abbassare quello di carboidrati, per chi desidera costruire massa muscolare e perdere peso senza rinunce o senza variare notevolmente la dieta di ogni giorno.

Trattandosi di un alimento fortemente proteico, questa pasta deve quindi essere introdotta con coscienza nel piano alimentare e, preferibilmente, essere scelta in versione di elevata qualità e biologica. Molte sono le preparazioni disponibili in commercio, dove le più adatte sono quelle che hanno alla loro base i piselli, i ceci e i fagioli. Contenendo solo legumi, quindi prodotti di origine vegetale, la pasta proteica è indicata per chi soffre di celiachia e per le persone diabetiche, perché contiene pochi carboidrati. Secondo le stime, una porzione di pasta proteica può contenere fino a 26 grammi di carboidrati e 60 grammi di proteine, nonché coprire il 40% del fabbisogno di fibre quotidiano.

Si tratta di buoni dati, che fanno scendere notevolmente l’apporto di carboidrati e aiutano quindi a contenere gli zuccheri nel sangue. La pasta proteica merita, in ogni caso, di essere alternata alla pasta tradizionale, magari scelta in una versione integrale che apporta carboidrati complessi e non raffinati, aumentando esponenzialmente l’apporto di fibre. Le fibre sono, infatti, sostanze utili per perdere peso e buoni principi che aiutano a raffinare e ad alleggerire la digestione nel suo complesso, combattendo efficacemente la stipsi e la lentezza dell’intestino.

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