Diete alternative: pregi e difetti

Il numero di italiani che sceglie di seguire diete alternative (vegetariana, vegana, macrobiotica…) è in continua crescita e, ancora maggiore, è il numero di consumatori che acquistano prodotti biologici o guardano con curiosità le proposte delle erboristerie e dei negozi specializzati in alimenti esotici.

Questi dati, indubbiamente, sono il risultato dello sviluppo sociale e, in alcuni casi, le scelte (che possono derivare da ragioni etiche, morali…) sono radicali, legate ad informazioni scorrette e ad un’eccessiva fiducia nelle mode culturali, che riducono la varietà degli alimenti nella dieta, mettendo a rischio la salute.

Secondo gli esperti dell’alimentazione, infatti, nessuno stile alimentare alternativo coincide totalmente con quello ritenuto ideale per un soggetto adulto, in quanto la dieta per essere sana deve essere varia e moderata. In generale, bisognerebbe mangiare più fibre, frutta, verdura e cereali integrali, non esagerare con il consumo di grassi animali e introdurre carni magre, pesce azzurro e legumi.

Prima di scegliere una dieta alternativa è opportuno informarsi bene sui riflessi metabolici: cerchiamo di chiarire un po’ le idee.

DIETA MACROBIOTICA

E’ uno stile di vita che nasce da esigenze etiche o filosofiche. Dal punto di vista salutare, una dieta rigidamente macrobiotica è ricca di fibre e povera di grassi, con un elevato consumo di riso, che pur essendo un ottimo cereale, è costituito soprattutto da amido ed ha pochissime proteine e acidi grassi.

Sono assenti anche alcuni elementi che l’organismo non può sintetizzare, ma devono essere introdotti dall’esterno, come gli aminoacidi essenziali: ad esempio, chi segua questa dieta potrebbe avere carenze di calcio e di alcune vitamine. Inoltre, nella forma standard, la dieta macrobiotica è ricca di sale, fattore che aumenta la pressione arteriosa.

Si tratta, pertanto, di uno stile alimentare che può essere accettato solo se seguito con particolare attenzione.

DIETA VEGETARIANA

Nell’ambito delle diete vegetariane sono incluse diverse scelte: quanto più la dieta è rigida, tanto maggiore è la possibilità di avere carenze di proteine.

In generale, questa dieta prevede l’introduzione di pochi grassi saturi e un elevato apporto di fibre vegetali che ha effetti positivi sull’apparato digerente ed aumenta il senso di sazietà. La sua versione più ampia, la dieta pesco-pollo vegetariana, che esclude solo latticini, uova, carne rossa e salumi, si avvicina molto allo stile alimentare ideale per una persona, basandosi su una riduzione di grassi ed un aumento di cereali integrali, legumi, frutta e verdura.

DIETA VEGANA

Questo stile alimentare esclude il consumo di alcuni o tutti gli alimenti di origine animale.

La sua forma più radicale prevede l’esclusione di carne, pesce, latte, latticini, uova e derivati compreso il miele. Tra le diete vegetariane, quella vegana è l’unica che se non seguita con particolare attenzione espone a seri rischi per la salute, come anemia, osteoporosi (soprattutto nella donna), problemi cardiovascolari e carenze di vitamine.

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