Quando il cibo crea dipendenza

Sono numerosi ormai gli studi che confermano come alcuni alimenti siano in grado di creare dipendenza non solo a livello di papille gustative, ma anche nelle zone celebrali che regolano la sensazione di fame.

Si tratta dei cibi molto dolci (creme, biscotti e dolciumi in genere) e/o molto salati (arachidi, salumi, pizze).

Generalmente, infatti, chi ne consuma in quantità elevate tende  a desiderarne sempre di più; quando questi sapori mancano ci si sente privi di reattività e il ricorso a questi cibi sembra l’unica soluzione per ritrovare il benessere e la tranquillità, con inevitabili conseguenza sulla linea.

Tutti i cibi molto grassi e ricchi di calorie hanno, nel tempo, un effetto sulla neurochimica celebrale e arrivano a creare dipendenza, come se si trattasse di droga; un eccesso di glucosio, infatti, attiva il sistema dopaminergico, meccanismo che stimola la secrezione di seretonina e noradrenalina, molecole che generano nell’organismo una sensazione di appagamento e di piacere profondo.

Ecco allora, alcuni alimenti del buonumore, che ti saziano e mantengono attivo il metabolismo, senza creare dipendenza:

  • la lattuga: ricco di flavonoidi, acido succinico e acido malico, aiuta a dissolvere le tensioni;
  • il  latte: bevuto la sera prima di andare a dormire, previene gli attacchi di fame notturni;
  • la soia: grazie alle vitamina E e alla colina in essa presenti, evita i malesseri e i cali psicofisici;
  • la pasta integrale: alza il livello della seretonina; condita con il sugo di pesce tonifica il sistema nervoso.

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